Matteo Salvini ed Enrico Letta, Travaglio trema di rabbia: la prima pagina "mostruosa" sul Fatto quotidiano
Al Fatto quotidiano sentono odore di fregatura e la scrivania del direttore Marco Travaglio deve tremare dalla rabbia, visto quello che hanno pubblicato in prima pagina. Un fotomontaggio "mostruoso", Enrico Letta e Matteo Salvini mescolati in modo inquietante, e un nuovo slogan "Salvetta & Lettini" che, il sospetto è legittimo, potrebbe diventare tanto ossessionante quanto il "B." che Travaglio e soci hanno coniato ormai tanti anni fa per l'ex nemico pubblico numero 1, Silvio Berlusconi.
Oggi, dopo Matteo Renzi, i nemici si sono addirittura raddoppiati: Salvini e Letta, appunto. Che sebbene da quando sia nato il governo di Mario Draghi se le siano suonate con scadenza quotidiana, tanto da far indispettire il premier per l'atteggiamento insolitamente rissoso del neo-segretario Pd, sul tema della giustizia sembrerebbero aver trovato un terreno di convergenza. "Nuova offensiva pseudo-garantista", titola il Fatto grondante terrore per il possibile assalto alla riforma della prescrizione messa in cantiere dalla ministra Marta Cartabia, una riforma che andrebbe a smantellare l'impianto voluto dal suo predecessore Alfonso Bonafede e una delle ultime bandiere politiche rimaste al sempre più sbiadito Movimento 5 Stelle. Grillini peraltro che almeno a parole hanno pure ammainato la bandiera manettara, con Luigi Di Maio che ha fatto mea culpa per gli attacchi violenti rivolti nel 2016 al sindaco Pd di Lodi Uggetti, indagato e, dopo 5 anni, completamente assolto.
Il sì di Goffredo Bettini al "dialogo" con Salvini e Radicali sui "referendum contro i giudici" non va giù al Fatto, che vede del marcio anche sulla "apertura al Carroccio" di Letta "su lavoro e Pnrr". Normali dinamiche di chi si trova a governare insieme, e non certo con entusiasmo, potrebbe pensare qualcuno. Ma al Fatto, esperti di complotti, la vedono solo come un tentativo di far fuori i 5 Stelle. Che però a quanto pare ci riescono benissimo da soli.