L'ultimo sondaggio di Fabrizio Masia per Agorà, illustrato da Luisella Costamagna nella puntata di oggi 3 giugno in diretta su Rai tre, denota il crollo dell'ex premier Giuseppe Conte e la crescita nonché il sorpasso di Luca Zaia e di Giorgia Meloni. Seconda la rilevazione, infatti, Mario Draghi si conferma il leader più gradito con il 56 per cento dei consensi (più due punti rispetto alla settimana precedente). Il premier è seguito dalla leader di Fratelli d'Italia al 44 per cento (stabile rispetto agli ultimi dati) e dal governatore della Regione Veneto ora al 41 per cento (più un punto percentuale).
Giorgia Meloni e Maria Elena Boschi, la rissa: "Questi hanno paura", "Di cosa ti stupisci". Figuraccia della renziana
Scontro a distanza tra Giorgia Meloni e Maria Elena Boschi. Il tutto inizia con quanto detto dalla capogruppo di Italia ...L'ex presidente del Consiglio, quindi, scende dal podio e si posiziona al quarto posto della classifica sulla fiducia nei leader, con il 39 per cento delle preferenze e perdendo ben due punti percentuali rispetto alla settimana scorsa. Un crollo con ogni probabilità dovuto all'uscita di scena di Conte e allo stallo nel Movimento 5 stelle sulla sua leadership. L'ex premier è tallonato dal governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, stabile al 38 per cento.
Luigi Brugnaro, il piano del leader di Coraggio Italia: "A Berlusconi lo avevo detto. Ecco quali voti ci andiamo a prendere"
Sindaco, ma cosa ha fatto? «È da tre anni che glielo dicevo a Berlusconi: Forza Italia va rinvigorita, bis...Non guadagna e non perde consensi il leader della Lega Matteo Salvini che è fermo al 33 per cento. Mentre il segretario del Partito democratico Enrico Letta guadagna un punto e sale così al 32 per cento. Stabile il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi che raccoglie anche questa settimana il 28 per cento delle preferenze.
Nella parte bassa della classifica troviamo Roberto Fico, Roberto Speranza, Giovanni Toti e Nicola Zingaretti, tutti al 27 per cento. Carlo Calenda di Azione è al 21 per cento (perde un punto percentuale), Luigi Di Maio fermo al 19 per cento, Matteo Renzi al 13 per cento e infine Vito Crimi del Movimento 5 stelle al 10 per cento.
