Enrico Letta, dagli insulti agli elogi: "Matteo Salvini un uomo vero". Il sospetto: mira alla tassa di successione?
Ecco l'Enrico Letta che non ti aspetti. Dopo gli scontri con Matteo Salvini e i numerosi insulti rivolti al leader leghista, un imprevedibile cambio di rotta. Una sorta di segnale di avvicinamento che Letta aveva lasciato intendere di essere disposto a fare in cambio dell'attuazione del folle piano sulla maxi-tassa di successione, piano che per certo Salvini e la Lega non avalleranno mai.
Interpellato da SkyTg24, il segretario del Pd è tornato a parlare della tassa, per inciso bocciata anche da Mario Draghi: "Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi, lavoro, casa. Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all'1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione", ha affermato. Insomma, Letta ci tiene, eccome, a questo balzello. Tanto che recentemente aveva affermato: "Per la dote ai diciottenni sarei disposto a venire a patti anche sulla legge elettorale".
Dunque, eccoci al cambio di rotta sul leader della Lega: "In Salvini ho trovato un volto vero, tutt’altro che finto", ha affermato Enrico Letta. Parole sorprendenti, considerati i precedenti. Dunque, a stretto giro ha aggiunto: "In politica si incontrano molte maschere. Ma sappiamo entrambi che abbiamo una responsabilità sulle spalle: aiutare l’Italia ad uscire da questa crisi e far sì che le riforme che dobbiamo fare funzionino. Poi alle elezioni ci divideremo, ma credo che stiamo gestendo con responsabilità questa fase".
Ben altro registro rispetto alle parole spese da Letta su Salvini quando lo scontro verteva sulle aperture. Si pensi, per esempio, a quando invitò Salvini ad uscire dal governo. Tutto cancellato. Ora, il leghista è "un voltovero". Tutto per strappare un sì alla tassa di successione? Possibile, probabile. Anche se quel sì, non arriverà.