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Recovery Plan, via libera al decreto in Cdm: ecco le norme sulla Governance del Pnrr e sulle Semplificazioni

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Via libera in Consiglio dei ministri al decreto Recovery, con le norme sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e sulle semplificazioni. Un provvedimento atteso da tempo. Come riporta TgCom24, tra le modifiche principali, avvenute dopo confronti accesi all'interno della maggioranza, ci sono quelle sui subappalti: la soglia sale al 50% per i subappalti fino al 31 ottobre 2021, con maggiori tutele per i lavoratori. E poi arriva come "requisito necessario" per le aziende che partecipino alle gare del Recovery plan l'obbligo di assumere almeno il 30% di donne e giovani under 36. 

 

 

 

All’interno del decreto, poi, viene fatto riferimento anche al green pass, la certificazione verde Covid, che sarà disponibile online tramite lo Spid, la carta d'identità elettronica o la tessera sanitaria. Uno dei capitoli più discussi, vicino al pacchetto appalti, è stato quello degli incentivi per le ristrutturazioni green e antisismiche degli edifici. Alla fine si è deciso di semplificare le modalità di accesso al superbonus: per far partire i lavori basterà la comunicazione di inizio lavori, come per le ristrutturazioni straordinarie, e non servirà più la doppia conformità. 

 

 

 

Nel decreto, inoltre, si parla anche di cantieri più veloci e di spinta al digitale all’interno della Pubblica amministrazione. Per ogni progetto legato al Recovery, poi, ci sarà una chiara catena di comando, che parte dai "soggetti attuatori" e sale via via fino alla cabina di regia tecnica e politica che avrà il suo centro a Palazzo Chigi e a cui parteciperanno anche le Regioni. A tal proposito la ministra Mariastella Gelmini ha dichiarato: “Gli enti locali avranno un ruolo di primo piano nella decisiva fase di attuazione e implementazione del Pnrr”.

 

 

 

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