Silvio Berlusconi, "patologia psicologica e psichiatrico-psicologica": verso una drammatica perizia
Una perizia sulla salute di Silvio Berlusconi, La chiede la Procura di Milano, nell'ambito del processo Ruby Ter che vede il leader di Forza Italia imputato. Il Tribunale ha deciso di non stralciare, come chiesto dallo stesso pm, la posizione dell'ex premier da quella degli altri imputati. Il processo, dunque, andrà avanti per tutti, con rinvio dell'udienza all'8 settembre prossimo. Ma a tenere banco in questa fase è soprattutto la condizione di Berlusconi, da settimane alle prese con ricoveri al San Raffaele per problemi legati alla sindrome del long-Covid. La polmonite bilaterale legata al coronavirus avuto in forma molto pesante lo scorso settembre starebbe infatti presentando il conto al Cav, il cui fisico di 86enne era già stato già messo a dura prova da un'operazione a cuore aperto e da ricorrenti guai cardiaci.
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Secondo il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, "le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero, perché sono cronicizzate, così come ci sono state descritte, e le patologie, faccio presente che delle tre espresse una è psicologica e l'altra è psichiatrica-neurologica, danno un quadro che merita attenzione". Parole pronunciate in aula e che delineano un quadro decisamente preoccupante, anche perché da mesi di fatto Berlusconi non rilascia interviste né dichiarazioni pubbliche.
A parlare e aggiornare gli italiani sulla sua salute sono così i suoi principali collaboratori, dal vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ("Ha bisogno di riposo assoluto, deve riprendersi anche dal vaccino") e dal suo avvocato Federico Cecconi, legale proprio nel processo Ruby Ter, che non a caso ha parlato nelle ultime ore di "condizioni di salute severe" e di "prognosi di non breve durata". Motivi di salute che hanno obbligato ovviamente il Cav a saltare le udienze in cui aveva intenzione parlare, per esporre la propria versione dei fatti davanti al giudice. A fronte di questa situazione, il procuratore Siciliano ha avanzato l'ipotesi di richiedere a settembre una perizia sulla capacità "dell'imputato di partecipare al dibattimento".