Cerca
Cerca
+

Quirinale, il candidato di Dario Franceschini dopo Mattarella. Retroscena: anche il Pd sconcertato, occhio al nome

  • a
  • a
  • a

Dario Franceschini lavora per cercare un nome spendibile come prossimo inquilino al Quirinale. La base elettorale del prossimo capo dello Stato dovrebbe rispecchiare il perimetro della maggioranza di governo, altrimenti l'esecutivo verrebbe messo in difficoltà e la responsabilità ricadrebbe su chi perseguisse un tale disegno. "Il Quirinale non deve avere candidati di parte", spiega Matteo Salvini. Ecco che si sta lavorando ad "coalizione Ursula", ma ad oggi appare irrealizzabile: per ragioni politiche oltre che numeriche. Il Pd sta facendo pressione sul presidente dell'Europarlamento Sassoli, ma la sua riuscita se accettasse sembra "poco realistico persino agli occhi di autorevoli esponenti dem", scrive il Corriere della Sera.

 

 

 

 

Si lavora sulla vasta intesa. Ma il rischio questa volta sarebbe che una maggioranza larga possa produrre un accordo su un profilo molto basso, realizzato magari al termine di una estenuante trattativa. I nomi sono tutti noti ai nastri di partenza. I politici vorrebbero riprendersi il primato sui tecnici, almeno nella gara per il Colle. Salvini ha già bocciato alcuni nomi proposti dal centrosinistra. Il leader del Carroccio punta su Draghi, mentre al Pd andrebbe bene anche un Mattarella bis. "Draghi non è di centrodestra, è una personalità internazionale che è sempre stata apprezzata dalla sinistra, Di Maio al contrario di Conte non gli voterebbe mai contro. Quindi...", ha detto Salvini perorando SuperMario.

 

 

 

per il Pd il premier serve ancora a Palazzo Chigi per completare il percorso di riforme: "Noi dem abbiamo una naturale vocazione al martirio però a tutto c'è un limite", racconta un dem autorevole. "Perché la tesi di Salvini che con Draghi al Colle si andrebbe poi alle urne è tutta da verificare, e il suo piano B di tornare per un anno all'opposizione potrebbe rivelarsi un passaggio scomodo", spiega il Corriere della Sera. Insomma la corsa al Quirinale è tutta da decidere.

 

 

Dai blog