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L'aria che tira, Luca Zaia contro Enrico Letta: "Non gli va bene? Esca pure dal governo"

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Ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, Luca Zaia, il  presidente della Regione Veneto, entra a gamba tesa nella polemica tra Matteo Salvini ed Enrico Letta: "Ogni giorno c'è una questione. Sono d'accordo con Salvini, noi della Lega ci troviamo bene al governo, se Letta non si trova bene esca pure". Quindi la discussione si sposta sulle riaperture, in particolare delle discoteche. "Sulle discoteche c'è ancora un retaggio culturale", osserva Zaia, ma "grazie alle discoteche io son riuscito a pagarmi tutti gli studi e a laurearmi, la discoteca è produzione e promozione turistica, sono posti di lavoro".

 

 

Il governatore veneto attacca quindi i virologi catastrofisti che continuano a frenare la ripresa del Paese. "Tutti quelli vaccinati non si ripresentano più negli ospedali, dobbiamo pensare alla fase di convivenza con le riaperture", tuona Zaia. Del resto è vero che "il virus esiste e non bisogna abbassare la guardia" ma, continua il presidente, "non possiamo continuare a dire che moriremo tutti".  Insomma, "smettiamola con i medici portasfiga, non può passare il messaggio che in Italia è vietato far tutto se no non ne veniamo più fuori". 

 

 

In una intervista al Corriere della Sera Zaia ha poi spiegato come dovrebbero avvenire le vaccinazioni in vacanza:  "Io non credo che ci sia quello che viene in vacanza per farsi la seconda dose del vaccino. Ma se un turista se la deve fare, è giusto che noi gliela facciamo. E non soltanto agli italiani: se ci autorizzano, anche agli stranieri". Insomma, conclude Zaia, la questione "non è da affrontare come una complicazione. Si rilascia un certificato che riporta il lotto del vaccino e poi il turista potrà far registrare la vaccinazione a casa. Semmai, dobbiamo smetterla di affidare le pratiche all’ufficio complicazioni affari semplici".

 

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