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Mario Draghi, "primi segnali di irritazione" con Enrico Letta: indiscreto da Palazzo dopo le nuove accuse a Salvini

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Da Palazzo Chigi trapela una certa irritazione per i continui scontri interni alla maggioranza. È il retroscena firmato da Marco Antonellis per Tpi, che dà conto della delusione di Mario Draghi, espressa soprattutto nei confronti di Enrico Letta, dal quale si aspettava “un altro atteggiamento”. Il presidente del Consiglio pare che sia stato uno dei principali fautori del ritorno di Letta dalla Francia e del suo approdo al Nazareno: per questo avrebbe fatto trapelare i “primi segnali di irritazione”. 

Dopo la battaglia sulle riaperture, adesso il focus dello scontro tra Letta e Matteo Salvini si è spostato sul tema delle riforme e sulla data di scadenza di questo esecutivo. Il segretario della Lega lo intende infatti di emergenza nazionale: quindi una volta superata l’epidemia e portati a casa i soldi dall’Europa, l’ex ministro dell’Interno vorrebbe mandare Mario Draghi al Quirinale al posto di Sergio Mattarella e poi tornare alle urne, che molto probabilmente restituirebbero un governo dalla solida maggioranza di centrodestra per attuare le famose riforme. 

Enrico Letta è ovviamente schierato su una posizione diametralmente opposta, proprio perché sa che il Pd e il suo alleato grillino - o presunto tale - si andrebbero a schiantare alle elezioni. Per questo vorrebbe che Salvini uscisse: “Se dice che non si fanno le riforme, tragga le conseguenze ed esca da questo governo, perché questo governo è qui per fare le riforme. Lasci. E lasci che le riforme le faccia Draghi con chi vuole”. "Letta? È ossessionato, vive male - è stata la replica del leghista - al mattino si alza e se non mi attacca due/tre volte al giorno non è contento. Un'ossessione da analizzare, non solo in termini politici".

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