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L'aria che tira, Dino Giarrusso delira (con Battiato alle spalle): "Mario Draghi mi ha dato ragione", come si copre di ridicolo

 Dino Giarrusso

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Dino Giarrusso si è presentato in collegamento con Myrta Merlino nella puntata di oggi 18 maggio a L'aria che tira, su La7, con tanto di disegno di Franco Battiato dietro di sè (a sottolineare che è un suo fan) e qualche grillo nella testa: "Io sono un nostalgico di Giuseppe Conte ma Draghi non ha preso il Mes, almeno su questo ha dato ragione a me", sostiene il pentastellato convinto che il premier segua evidentemente i suoi consigli. "Una stoccata a Cimmino?", chiede quindi la conduttrice. "Nessuna stoccata, è un fatto, Draghi ha dato retta a me",

 

 

Quindi Gianluigi Cimmino, amministratore delegato di Carpisa e Yamamay, piuttosto perplesso, ribatte senza perdere la calma: "Potrei rispondere che con Draghi non ne avremmo avuto bisogno, visto il suo livello di standing internazionale. Non voglio riaprire la polemica con Giarrusso". Cala il gelo. Quindi la stoccata gliela dà lui: "Sono giorni che non dormiamo in attesa di una riapertura che significa migliaia di posti di lavoro. Solo noi richiameremo 500 persone dalla cassa integrazione", prosegue il manager.

 

 

"Ero molto arrabbiato, ora sono felice. Abbiamo aperto il primo ristorante di Sofia Loren a Firenze dando lavoro a 40 persone ma poi ci hanno chiuso subito con un blitz di sette pattuglie perché alle 22,07 c'erano delle persone che ancora dovevano pagare", racconta ancora Cimmino. "Forse sono stati un po' punitivi, ma guardiamo avanti. Le regole vanno rispettate". Di certo è soddisfatto della riapertura dei centri commerciali che erano stati chiusi nonostante gli altri negozi fossero aperti.

"Il centro commerciale era un simbolo della sinistra e dei Cinque stelle", insomma c'era prima di tutto una "chiusura ideologica", conclude Cimmino. Ma Giarrusso assicura che non è così: "Siamo persone responsabili. C'erano dei numeri che hanno messo prima Conte e poi Draghi in allarme. Questo scatto poteva essere fatto cinque giorni fa ma siamo andati cauti", precisa Giarrusso. 

 

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