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Giorgia Meloni a Mezz'ora in più: "Spero che Draghi non duri molto. Sono pronta a governare con Matteo Salvini"

Giorgia Meloni dalla Annunziata

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Giorgia Meloni, ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più su Rai tre nella puntata di domenica 16 maggio lo dice chiaramente: "Il centrodestra non è diviso. Sono ricostruzioni giornalistiche. I miei rapporti con Matteo Salvini sono costanti. Ci sentiamo, ci parliamo direttamente e ci scherziamo, ci si gioca parecchio. Alcuni dicono che le iniziative di opposizione di FdI non sono contro la sinistra ma contro la destra, ma io la mozione l'ho presenta contro Speranza non contro Garavaglia" e "finita questa parentesi ci presenteremo insieme". Certo, continua la leader di Fratelli d'Italia, "con Salvini ci sono differenze ma anche punti di contatto", per questa ragione, sottolinea, "ritengo che governeremo insieme". La Lega, spiega la Meloni, "è più legata a una dimensione territoriale, FdI ha una dimensione più nazionale. Per esempio, in politica estera la Lega difese l'indipendenza della Catalogna, per me una opzione che non esiste".

 

 

Il governo "spero che non duri tantissimo e che si voti il prima possibile", prosegue la Meloni che si prepara "a governare la Nazione, ma non mi pongo un mio obiettivo personale. Quando leggo i sondaggi che crescono so che responsabilità questo comporta. Però, dove arrivo non lo decido io", afferma ancora.

Per quanto riguarda il governo Draghi "il giudizio non è positivo. Sulla pandemia e sulle chiusure, sui ristori, sulle scelte economiche mi pare in continuità con il governo precedente, anche più rigido. Draghi è più rigido di Conte sulle riaperture. Mi aspettavo qualcosa di meglio, più coraggio da parte di Draghi", dice la Meloni.

 

 

E ancora: "Mi pare che Draghi penda più dall'altra parte, a sinistra, per le scelte di fondo. La destra reagisca, io avevo proposto un coordinamento parlamentare, FdI con la libertà che ha può fare un lavoro prezioso anche per quella parte del centrodestra che è al governo", continua la leader di Fratelli d'Italia. Mentre sull'ipotesi di Mario Draghi al Quirinale, osserva: "Per quello che mi riguarda è una scelta non fatta in maniera decisiva. A favore di Draghi c'è il fatto che si andrebbe a votare e che la persona ha un profilo di autorevolezza. Io non ho elementi per dire che è la persona che FdI potrebbe sostenere".

 

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