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Mario Draghi, "questa non è la maggioranza di Conte": riaperture, faccia a faccia col centrodestra alla Camera

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Primo question time alla Camera per Mario Draghi, che ha subito il pressing di Forza Italia sulle riaperture e in particolare sul coprifuoco. Il presidente del Consiglio stava affrontando un’interrogazione sul settore del wedding, alle prese con una pesantissima crisi economica da oltre un anno, visto che tale settore è stato praticamente azzerato dall’epidemia di coronavirus. “Sui matrimoni è fondamentale avere pazienza - è stata la risposta ragionata di Draghi - sulle riaperture l’approccio sarà graduale e le decisioni saranno prese in base all’andamento epidemiologico”. 

Replica che non è bastata all’azzurro Roberto Occhiuto, che è andato all’attacco e ha rilanciato il pressing aperturista, spalleggiato dalla Lega e avviato ieri da Maria Stella Gelmini assieme ai colleghi Giancarlo Giorgetti ed Elena Bonetti. Durante la cabina di regia convocata per discutere sui nuovi provvedimenti da inserire nel decreto sostegni, la ministra degli Affari Regionali ha posto la questione, ricordando che “il governo si era impegnato a rivedere il calendario delle riaperture a metà maggio e poiché la data è arrivata dobbiamo discuterne entro la fine di questa settimana”. Alla Camera Draghi ha fatto sapere di non essere intenzionato a concedere più di un’ora di proroga del coprifuoco - che quindi dovrebbe essere spostato dalle 22 alle 23 - e ha rimandato ogni discussione alla cabina di regia convocata per lunedì a Palazzo Chigi. 

“Ma per evitare gli assembramenti - è stata la replica di Occhiuto - è sufficiente controllare che gli assembramenti non vengano fatti, senza penalizzare le imprese. La nostra non è una bandiera ideologica, ma solo di buon senso. Se non si usa il buon senso, il coprifuoco ha l’effetto contrario, ovvero quello di deprimere l’economica e disincentivare il turismo dall’estero”. Infine la chiosa tutta politica: “La maggioranza attuale non è la maggioranza precedente”. 

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