Giuseppe Conte umilia Matteo Renzi: "Non l'ho più sentito, ma non escludo che in qualche autogrill..."
Gad Lerner, intervistando per il Fatto quotidiano, l'ex premier Giuseppe Conte gli chiede del rapporto con Matteo Renzi. All'affermazione che uno dei motivi "dell’animosità di Matteo Renzi nei suoi confronti, derivi dal fatto che vi contendete la stessa area elettorale", la risposta del premier è stata alquanto sarcastica: "Spero non con i risultati loro attuali", riferendosi allo scarso consenso (circa il 2%) che i sondaggi assegnano a Italia Viva. Lerner poi chiede a Conte se "l’incontro all’autogrill tra Matteo Renzi e Marco Mancini avviene mentre ci sono fortissime pressioni su di lei perché ceda le deleghe sui Servizi. Ha messo in relazione quell'incontro con quelle pressioni?", la domanda del giornalista.
"Qualsiasi rappresentante delle istituzioni deve rispondere del proprio operato con trasparenza: Renzi fa gli incontri che ritiene, ma deve spiegare perché si trovava in un’area di sosta con un uomo dei Servizi con il quale non aveva motivi istituzionali per incontrarsi. Quanto alle pressioni di quei mesi, non ho voluto far polemiche, ero concentrato sulle priorità per gli italiani. Vedo invece che il senatore Renzi è molto più versatile di me: la mattina è in Arabia a decantare il neo-Rinascimento, spazzando via con un sol colpo tutta la tradizione rinascimentale italiana, peraltro fiorentina; il pomeriggio si ferma in autogrill, la sera è in tv... Lo ha mai più sentito? No, ma non escludo in futuro di incrociarlo in qualche autogrill", spiega Conte che certo non è tenero nei confronti di Renzi e non gliela manda a dire.
E sulla possibilità di guidare l'M5s spiega: "Io in questi due mesi ho preparato un programma con tante riforme economiche e sociali: andrà condiviso, dovrà crescere col contributo della società civile e dei territori. Questo ci consentirà di avere un progetto competitivo per l’Italia dei prossimi cinque anni. Quando succederà? Entro questo mese", annuncia Conte.