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Immigrazione, sms di Matteo Salvini a Luciana Lamorgese Lamorgese: "Se aspetta la Ue, finirà come sui vaccini"

 Matteo Salvini e Luciana Lamorgese

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Matteo Salvini è tornato a puntare sul tema dell’immigrazione, dopo che sono sbarcati circa 1.200 clandestini in un giorno. “Un problema gravissimo per la piccola e splendida Lampedusa”, ha dichiarato il segretario della Lega, che ritiene “necessario” un incontro con Mario Draghi: “Con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini”. Poi l’ex ministro dell’Interno è tornato sull’argomento e ha svelato che “con Luciana Lamorgese ci siamo messaggiati”. 

 

 

Che cosa si sono detti? Ci ha pensato lo stesso Salvini a svelarlo, anche se solo in parte: “Se si aspetta la solidarietà europea finirà come sui vaccini, il nulla. Gli altri Paesi non aspettano l’Europa, difendono i loro territori. Draghi dice che noi meritiamo rispetto, vale anche per l’immigrazione”. Nel frattempo il segretario della Lega è finito nel mirino di Totò Martello, sindaco di Lampedusa: “Salvini ha perso il pelo ma non il vizio, è da irresponsabili ricominciare a fomentare odio sociale mettendo gli italiani contro i migranti. Quanto all’idea di Giorgia Meloni di attivare un ‘blocco navale’, è una sciocchezza talmente evidente che non merita neppure commenti”. 

 

 

“Lo avevo detto il giorno in cui è nato il governo Draghi - ha aggiunto il primo cittadino di Lampedusa - l’Italia non può permettersi ambiguità su un tema fondamentale come quello dei flussi migratori, e men che mai può permettersi di gestire l’arrivo dei migranti con la logica dell’emergenza quotidiana. Se in un giorno sbarcano mille migranti sull’isola, la macchina dell’accoglienza può reggere. Ma se ne arrivano tremila o quattromila che facciamo? Servono regole chiare - ha chiosato Martello - per il soccorso in mare e il controllo nel Mediterraneo, così come per i meccanismi che salvaguardino Lampedusa e la sua comunità”.

 

 

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