
Nicola Zingaretti, il "pizzino" di Marco Travaglio dietro alla rinuncia a Roma? L'ipotesi del "Corriere"

Una corsa ad ostacoli quella per il Campidoglio. L'alleanza Pd-M5s per Roma ha subito una battuta d'arresto: da una parte i dem con Nicola Zingaretti in pole, dall'altra i grillini che non accetterebbero mai la candidatura del fu segretario dem senza far cadere la giunta regionale. Per non parlare poi di Virginia Raggi, nessun Cinque Stelle - è il ragionamento del Corriere della Sera - è intenzionato a mandarla a casa. E così il nome del candidato sindaco è ancora un incognita.
"Sarà un Vietnam". Lo sfogo rubato alla De Micheli, pizzino a Mario Draghi: ecco quando il governo rischierà davvero
A mettere maggiormente i bastoni tra le ruote ci ha pensato Marco Travaglio. Sempre secondo il quotidiano diretto da Fontana dalle parti del Pd si è letto con attenzione l'editoriale de Il Fatto Quotidiano, che pur alfiere del governo Conte avvertiva Zingaretti, sostenitore fino all'ultimo del governo giallorosa, di non mettersi in mezzo su Roma. D'altronde le parole di Travaglio sono suonate come un vero e proprio diktat: "Una forzatura assurda come sradicare Zingaretti dalla Regione - si legge - sarebbe una dichiarazione di guerra al M5s alleato, che non resterebbe senza conseguenze. Il M5s sarebbe legittimato a rispondere schierando candidati forti a Milano, Torino e Bologna per mettere i bastoni fra le ruote a Sala e agli altri aspiranti sindaci Pd (per ora ignoti). E comunque i cittadini la prenderebbero malissimo: quelli del Lazio si domanderebbero che rispetto abbia Zingaretti per mollarli a metà della campagna vaccinale per traslocare al Campidoglio, fra l'altro dopo avere giurato per mesi che mai e poi mai l'avrebbe fatto".
Sondaggi riservati, un dato clamoroso: "La Meloni è l'unica che lo batte di sicuro". Tsunami elettorale: ora Giorgia che fa?
Insomma, a sentire Travaglio la candidatura di Zingaretti a primo cittadino della Capitale sarebbe una vera e propria disfatta. Infine Travaglio dà una versione tutta sua sulle motivazione del ritardo di Zingaretti nel dimettersi. "Stanno aspettando fino all'ultimo giorno utile (inizio settembre) per mollare la carica, così da fare slittare le Regionali anticipate a qualche settimana dopo le Comunali".
Capito perché Zingaretti si è dimesso? Vergogna Pd, che poltrona gli regalano: verso la sciagura politica nazionale
Dai blog

Salute e prevenzione: l'importanza dell'Area Diagnostica
