Report, "Silvio Berlusconi sapeva della caduta del governo Letta": gli audio sulla rivelazione di Matteo Renzi
Silvio Berlusconi avrebbe saputo della caduta del governo di Enrico Letta. Il 6 febbraio 2014, esattamente due settimane dopo il Patto del Nazareno siglato con il Partito Democratico, il leader di Forza Italia avrebbe appreso che entro pochi giorni Matteo Renzi avrebbe fatto cadere l'esecutivo di Enrico Letta per sostituirlo a Palazzo Chigi. A svelarlo sono alcuni audio mandati in onda da Report, la trasmissione in onda su Rai3, e relativi all'incontro tra Berlusconi, uno dei giudici che lo aveva fatto condannare per frode fiscale, Amedeo Franco, e l'allora sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri (prima forzista oggi in Italia Viva). A registrare la riunione, afferma il Fatto Quotidiano, sarebbe stato proprio il Cavaliere, mentre a chiedere l'incontro fu Franco, pentito forse per la condanna inflitta a Berlusconi.
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Oltre alla sentenza Mediaset in quella riunione si parlò dei contrasti tra l'attuale leader di Italia Viva e Letta. Dopo aver tranquillizzato l'allora presidente del Consiglio alle telecamere de Le Invasioni Barbariche da Daria Bignardi, il 18 gennaio Renzi ricevette al Nazareno Berlusconi e il numero due di Forza Italia, Gianni Letta. A parlare del faccia a faccia fu proprio Berlusconi che - stando a quanto riportato da Report -, lo avrebbe anche raccontato a Ferri e Franco il 6 febbraio. "Adesso vediamo cosa fa Renzi - si sentirebbe nell'audio che verrà pubblicato lunedì 10 maggio - accetto scommesse: entro il 20 febbraio manda a casa questo governo e si mette lui presidente del Consiglio. Noi cosa facciamo? Io resto all'opposizione e voto le riforme". E il 17 febbraio Enrico Letta fu messo alla porta e nacque il governo Renzi.
Intanto Renzi ha deciso di querelare la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci. Al centro un filmato che immortalava il leader di Iv fermo in autogrill con l'agente segreto Marco Mancini. Quanto basta per far ipotizzare a Report che Renzi abbia architettato la caduta di Conte con lui, in quella piazzola. Ma Renzi non ci sta e rimanda al mittente le accuse definendo il tutto "orchestrato".