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Mario Draghi, "estate difficile". La cabina di regia, Lamorgese sotto tutela: il governo cade sugli sbarchi?

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Una "cabina di regia" a Palazzo  Chigi sull'immigrazione, per gestire "un'estate difficile". Il retroscena del Corriere della Sera all'indomani della nuova ondata di sbarchi a Lampedusa, con annesso problema di organizzare in poche ore oltre mille tamponi anti-Covid per i migranti, conferma il sospetto di questo inizio di primavera: il governo "frigge" su coprifuoco e Dl Sostegni, ma rischia di saltare in aria sul tema che più divide Pd e M5s da un lato e Lega dall'altro, quello dell'immigrazione.

 

 

 


Si parla di "una domenica pancia a terra" per la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, messa nuovamente nel mirino da Matteo Salvini. E con il mare e calmo e il meteo favorevole, i  prossimi mesi saranno peggiori. Il leader della Lega ha chiesto "un incontro con il premier Draghi", Giorgia Meloni ribadisce la necessità del "blocco navale" e Draghi, consapevole dei rischi, "ha parlato a lungo al telefono con la stessa Lamorgese" e avuto "fitti colloqui ci sono stati anche con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini".

 

 

 


La Lamorgese, per placare le ire di Salvini, ha in programma un tavolo con il collega francese Gérald Darmanin, il ministro tedesco Horst Lorenz Seehofer e il commissario Ue Ylva Johansson per "riattivare da subito l'accordo di Malta". Si parla di ricollocamenti tra volenterosi, un piano già drammaticamente naufragato nel 2019. Il vero problema resta la "bomba Libia", un Paese in mano di fatto a quelle stesse milizie che gestiscono l'immigrazione clandestina nel Mediterraneo. Sull'estate italiana ed europea pesano i possibili esodi dei rifugiati Siriani in Libano e i lavoratori dal Bangladesh.

 

 

 

 

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