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Immigrazione, Matteo Salvini chiede un "incontro a Draghi" dopo cinque maxi sbarchi: Luciana Lamorgese a rischio?

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Matteo Salvini non ci sta più. In poche ore l'Italia ha assistito all'ennesimo maxi sbarco - il quinto - a Lampedusa. Sono stati 398 i migranti approdati sull’isola dopo essere stati intercettati a circa 3 miglia su un peschereccio in ferro in avaria, poi recuperato dalla Guardia di finanza. Un arrivo che si aggiunge, nella giornata del 9 maggio, a quello dei 519 approdati, con diversi barconi. La prima barca di legno di 20 metri, con a bordo 325 persone a bordo, è stata intercettata a 8 miglia dall’isola, mentre la seconda carretta, intercettata a 5 miglia dalla costa, è stata scortata da una motovedetta della Guardia di finanza fino al molo Favaloro.

Finita qui? Neanche per sogno perché sono seguiti altri due approdi: uno con 98 migranti (tutti uomini, quasi tutti originari del Bangladesh) e uno con 6 migranti di nazionalità tunisina, anche loro tutti uomini. Una situazione fuori controllo, tanto da costringere il leader della Lega ad accelerare i tempi. "È necessario un incontro col presidente Draghi", ha detto l'ex ministro dell'Interno facendo notare che "con milioni di italiani in difficoltà, non possiamo pensare a migliaia di clandestini, già 12.000 - ha ricordato ancora il leader della Lega, dopo il nuovo consistente arrivo a Lampedusa - sbarcati da inizio anno".

Quello del numero uno del Carroccio sembra un vero e proprio aut aut all'oggi ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che ancora non ha proferito parola sulla questione. D'altronde Salvini era stato chiaro anche prima dell'arrivo della Lega al governo: urge in fretta un cambio di passo. Sarà la volta buona?

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