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Enrico Letta, sondaggio riservato da panico: "Si va a schiantare". Dagospia, una catastrofe politica in poche ore

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Bruttissime notizie per Enrico Letta. Il neo-segretario del Pd, che quotidianamente spara a zero su Matteo Salvini e solleva polemiche contro gli alleati di governo di centrodestra piace tanto ai giornaloni e ai salottini tv (ovviamente, di sinistra) ma molto poco agli elettori democratici. Dagospia parla addirittura di "allarme rosso", rivelando il contenuto di un "sondaggio riservatissimo" che smonterebbe pezzo per pezzo i capisaldi del "metodo" Letta. La rilevazione che inquieta il Nazareno, spiega Dago, "boccia la linea del neo segretario: per il 65 per cento degli elettori dem, lo Ius Soli non è assolutamente una priorità. Il 75%, poi, si domanda: che necessità aveva Letta di postare un tweet a favore di Fedez?". Perplessità peraltro evidenti anche senza sondaggi commissionati ad hoc. Basterebbe dare uno sguardo a quello che accade sui social, che in questi tempi difficili sembrano sempre più l'equivalente di bar e circoli di antica memoria e specchio fedele (non sempre, ma spesso sì) della "pancia" del Paese. 

Il sondaggio cade peraltro in un  momento in cui la congiuntura politica pare improvvisamente rovesciarsi a favore del centrodestra, non senza sorprese. A poche ore dalla rinuncia della candidatura a sindaco di Milano di Gabriele Albertini e al velenoso attacco di Salvini a Giorgia Meloni per i "troppi no" sui candidati comuni, secondo Dagospia i leader di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia avrebbero miracolosamente ritrovato la quadra, forse anche perché si sono resi conto di essere con un piede sul precipizio e di stare regalando la vittoria certa al centrosinistra. "A un cenno positivo della Meloni - assicura Dago -, Bertolaso a Roma e Albertini a Milano accetterebbero la candidatura. Sono in corso trattative per l’eventuale spartizione dei consigli comunali".

Ecco perché Letta starebbe facendo carte false per convincere Nicola Zingaretti a candidarsi a Roma, dato però per sfavorito nei sondaggi sia contro Bertolaso sia nel caso (improbabile, però) che a candidarsi per il Campidoglio dall'altra parte fosse la stessa Meloni. Stesso copione a Milano, con Albertini in leggero vantaggio su Beppe Sala. E a Torino il candidato del centrodestra Damilano sarebbe in vantaggio di 5 punti su Stefano Lo Russo del Pd. "Ecco perché Enrichetto - chiosa caustico Dagospia su Letta - ha qualche buon motivo per non stare sereno".

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