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Virginia Raggi, "altro schiaffo ai romani". Giunta stravolta, lo "scippo" M5s: l'ultimo pesantissimo addio

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Un imbarazzante, ineguagliabile record per Virginia Raggi. La sindaca di Roma continua a perdere pezzi, a pochi mesi dalle elezioni che la vedranno ricandidata nonostante il poco entusiasmo dei vertici del Movimento 5 Stelle nazionale. Daniele Frongia, ex vicesindaco e attuale assessore allo Sport (carica pesantissima nella Capitale) se ne va al Ministro per le Politiche giovanili, entrando nello staff della grillina Fabiana Dadone. Una "promozione" nazionale che nonostante l'addio sbandierato come consensuale complica sicuramente il lavoro della Raggi, costretta all'ennesimo "rimpastino". 

 

 

 



In realtà, numeri alla mano, questa giunta pentastellata ha in comune con la prima del 2016 soltanto un nome: con l'addio di Frongia, ed escludendo ovviamente la sindaca, l'unica rimasta della squadra originale è Linda Meleo, peraltro passata dall'Assessorato alla Mobilità a quello ai Lavori pubblici. Un caos istituzionale e politico con pochissimi paragoni in Italia, e forse pure in Europa. Proprio su questo punto vertono le critiche del centrodestra: "Sedici avvicendamenti in 5 anni nella squadra di governo capitolina, con quello di Frongia, rappresentano un record negativo difficilmente eguagliabile e l'ennesimo schiaffo nei confronti dei cittadini romani", accusano in una nota Fabrizio Ghera, Andrea De Priamo e Alessandro Cochi di Fratelli d'Italia, a cui fa eco il leghista Maurizio Politi, che paragona il Campidoglio a "una porta girevole, fanno disastri e poi scappano".

 

 

 

 

Ora la Raggi dovrà scegliere il sostituto di Frongia. Secondo il quotidiano romano il Messaggero la sindaca potrebbe tenere per sé la deroga allo Sport, affidarla a un altro assessore oppure, opzione più probabile, "consegnarla ad uno dei suoi consiglieri più fidati". Tra i papabili, "il presidente della commissione sport Angelo Diario".

 

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