Claudio Durigon e i fondi della Lega, il M5s presenta una mozione per la revoca da sottosegretario all'Economia
Il Movimento 5 Stelle all'attacco degli alleati bis, la Lega. La forza politica di Beppe Grillo "ha presentato, mercoledì scorso, alla Camera dei deputati una mozione per la revoca della nomina nei confronti del sottosegretario leghista al ministero dell’Economia e delle Finanze, Claudio Durigon". Le ragioni sono spiegata nella stessa nota, dove i grillini fanno sapere "che, come emerge da un servizio giornalistico di Fanpage, mantiene comportamenti e utilizza parole inappropriate circa l’indagine della magistratura che riguarda il partito a cui appartiene".
Il riferimento è "all’indagine sui presunti fondi occulti della Lega e sui 49 milioni di rimborsi elettorali frutto di truffa, parlando con un conoscente,
Durigon afferma: 'Quello che indaga della Guardia di Finanza [...] il generale […] lo abbiamo messo noi'". Per i Cinque Stelle le affermazioni del deputato del Carroccio "riguardo a un millantato controllo delle indagini e dei processi portati avanti dalla Guardia di Finanza rispetto al suo partito gettano una oscura e pesante ombra sull’imparzialità e sull’incorruttibilità di tale Corpo dello Stato". Da qui - si legge ancora nella nota - "la necessità di tutelare in ogni forma l’onorabilità, l’immagine e l’operato delle donne e degli uomini del Corpo della Guardia di Finanza, che rischiano di essere compromesse dalle parole del sottosegretario".
Anche Sinistra italiana nei giorni scorsi si era appellata al premier Mario Draghi e al ministro dell’economia, Daniele Franco, "alla luce delle gravi dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Claudio Durigon, ritenendolo non più compatibile con l’incarico ricoperto al Ministero dell’economia e delle finanze". Il tutto - spiegava il segretario Nicola Fratoianni - attraverso un’interrogazione parlamentare. Dal centrodestra però arrivano soccorsi. La deputata forzista, Matilde Siracusano ha rimandato al mittente le accuse: "Il Movimento 5 Stelle si indigna a corrente alternata. I grillini attaccano a testa bassa Durigon, vittima di un dossieraggio degno di miglior causa e non proferiscono parola sull’inquietante vicenda del 'corvo' all’interno del Csm, che divulgava dossier ed atti giudiziari coperti da segreto".