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Matteo Salvini, bomba sulla Meloni: "Albertini e Bertolaso si sono stancati dei no. Ora avete alternative?"

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La rinuncia di Gabriele Albertini a candidarsi nuovamente come sindaco di Milano agita il centrodestra. La lettera del diretto interessato a Libero, per ringraziare i direttori Pietro Senaldi e Vittorio Feltri e tutti i milanesi che l'avevano invitato caldamente a riscendere in campo per sbarrare la strada a Giuseppe Conte è una doccia gelata soprattutto per Matteo Salvini. Il leader della Lega nelle ultime settimane si era speso più di tutti per convincere Albertini a sfidare il primo cittadino del Pd. "Stavo cedendo", ha confessato l'ex sindaco ed ex europarlamentare, prima di fare un passo indietro "per motivi familiari". 

Ora nel centrodestra si riapre la difficile caccia al possibile anti-Sala, un nome che dovrà andar bene a tutti gli alleati: Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia. Si virerà forse su un esponente della società civile che però dovrà avere la giusta carica politica e un già buon livello di notorietà e consenso. Rebus complicatissimo, e che Salvini nella sua prima dichiarazione ufficiale non manca di evidenziare: "Sono mesi che cerco di costruire e unire il centrodestra in vista delle amministrative. A Roma e Milano avevamo i candidati giusti: Bertolaso e Albertini, ma altri hanno detto no per settimane e mesi e loro hanno perso la pazienza". 

Un affondo che non ha nome e cognome ma che porta dritto dritto a Fratelli d'Italia. Soprattutto per la questione romana, visto che era stata proprio Giorgia Meloni a sollevare qualche perplessità riguardo al nome dell'ex capo della Protezione civile, oggi impegnato nella campagna vaccinale in Lombardia. Perplessità legate a legittime ambizioni politiche: la Meloni vorrebbe un candidato sindaco di Roma emanazione più o meno diretta di FdI. "Ora spero che chi non era d'accordo - conclude con una certa dose di amarezza Salvini - abbia proposte alternative, perché sia nella Capitale che nel capoluogo lombardo possiamo e dobbiamo vincere. Entro poche settimane dobbiamo decidere".

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