Mario Draghi, l'indiscrezione da Palazzo Chigi: "Missione quasi conclusa". Lo scenario: si torna al voto?
Non è facile interpretare ciò che pensa il presidente del Consiglio Mario Draghi ma i pochi che lo conoscono bene giurano che stia già pensando al trasloco. Da Palazzo Chigi al Quirinale. Probabilmente proprio per questa ragione, rivela La Repubblica in un retroscena il premier ha in mente una accelerazione delle riforme contenute nel Recovery plan, della campagna vaccinale e dei ristori. Insomma, l'obiettivo è portare fuori l'Italia dall'emergenza a gennaio. Quindi concludere il suo mandato. E prepararsi a succedere a Sergio Mattarella.
Ma non sarà così semplice. In primis per le forti preoccupazioni di Bruxelles sulla reale capacità italiana di attuare il Pnrr, per i partiti, per i "concorrenti" al Colle. Soprattutto però, per questo Parlamento che ha più volte dimostrato di essere capace di qualsiasi cosa e di esercitare una notevole resistenza davanti alla possibilità di uno scioglimento anticipato, specie con la prospettiva di un taglio dei seggi.
La maggioranza parlamentare, infatti, trema al pensiero di veder salire al Colle Draghi perché questo significherebbe andare al voto già nel 2022. E però, proprio l'idea delle elezioni anticipate grazie a un'ascesa di Draghi al Quirinale tenta sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni, oltre che un pezzo di Forza Italia: tutti convinti di capitalizzare il vantaggio attribuito dai sondaggi. "Io non so cosa voglia fare il premier ma non lo vedo a farsi logorare nel 2022 da una maggioranza litigiosa che perderà il collante dell'emergenza", dice Renato Schifani, consigliere politico di Silvio Berlusconi. Ma il voto nel 2022 in realtà potrebbe tentare anche Enrico Letta, se i sondaggi dovessero dare in risalita il Pd. Diversamente dal loro segretario però nel centrosinistra sono in tanti a sperare che Draghi resti fino a fine legislatura.