Giuseppe Conte, lo sfregio a Matteo Salvini: "Finta opposizione", il capo del M5s si accoda a Enrico Letta
Matteo Salvini ha garantito lealtà nei confronti di Mario Draghi, ma al tempo stesso la Lega non ha votato il decreto legge sul Covid in cui è previsto ancora il coprifuoco. Lo ha fatto per mandare un messaggio di profonda disapprovazione nei confronti di una misura che ritiene ingiusta, ma ciò ha esposto Salvini e il suo partito a forti critiche provenienti dall’interno del governo. La novità è rappresentata da Giuseppe Conte, che ormai parla da leader del Movimento 5 Stelle: l’ex premier è intervenuto con toni duri nei confronti del segretario leghista, gli stessi utilizzati anche da Enrico Letta.
Come a voler rimarcare un’alleanza giallorossa da solidificare nei prossimi mesi: "Utilizzare la propria posizione per incassare onori e vantaggi - ha dichiarato Conte - rifuggendo però oneri e responsabilità, è tanto facile quanto ingiusto e scorretto”. Inoltre l’ex premier ha definito “intollerabile" in piena pandemia “fingere di essere all'opposizione per cavalcare il malcontento dei cittadini e al tempo stesso assestarsi comodamente al vertice di ministeri importanti e sedersi tra i banchi della maggioranza per lucrare vantaggi, per appuntarsi medaglie e piantare bandierine”.
Infine il Conte-Letta ha rivolto una provocazione ai ministri leghisti: “Cosa faranno adesso? Si accoderanno a apporre le proprie firme alla iniziativa propagandistica contro il coprifuoco lanciata ieri dal loro leader di partito, oppure si dissoceranno? Immagino che tutti i cittadini vorrebbero idealmente firmare non solo contro il coprifuoco, ma contro tutte le limitazioni e le sofferenze che questa pandemia ci sta procurando. Ma forse, prima di tutto, i cittadini pretendono dai propri governanti trasparenza e correttezza".