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Elsa Fornero sulle pensioni: "La Ue si fida solo di Draghi, non dell'Italia. Quota 1oo? Brutto scivolone"

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Elsa Fornero, dietro la sua cattedra, dà lezioni a Mario Draghi. La professoressa ed ex ministro, dice infatti che "il Recovery Plan è un grande successo di Mario Draghi, prima che dell'Italia" ma che avrebbe "preferito un impegno preciso a non rinnovare Quota 100: non vorrei che il governo rimanesse imbrigliato nella ragnatela dei partiti e della loro caccia al consenso". A lasciare l'amaro in bocca alla Fornero, insomma, è quella modifica che ha di fatto cancellato la garanzia che la bandierina di Matteo Salvini sulla previdenza sarà definitivamente tolta alla fine del 2021, sua scadenza naturale". Questo proprio non le va giù.

 

 

Insomma, Draghi, osserva l'ex ministro in una intervista a La Stampa "si è mostrato lungimirante, ha scommesso sugli investimenti e sulle riforme e dimostrato di avere quella visione di lungo periodo che era mancata al governo precedente. Si è mosso sul suo terreno e lo ha fatto benissimo", anche con quella telefonata a Ursula Von der Leyen - "la conosco bene: lei e la Commissione europea si sono fidate di Draghi perché ne conoscono il valore e la credibilità. Non a caso le trattative si sono sbloccate con quella chiamata", ma sulle pensioni, sostiene la Fornero, ha sbagliato: "Non va confuso il messaggio chiarissimo che arriva con il Recovery: la strada intrapresa è quella degli investimenti che tutti ci chiedono da 30 anni. Una sola riforma non ci chiedono più: quella del sistema previdenziale, perché l'abbiamo fatta. Ecco perché quel cedimento su quota 100 non mi è piaciuto".

 

 

Certo è difficile credere davvero che il governo Draghi prorogherà Quota 100. Quella modifica in extremis sembra più un contentino alla Lega. "Il governo sa che quella è stata una misura miope e propagandistica, che faceva pagare il conto ai giovani e andava contro l'andamento demografico di un Paese che, fatta salva la tragedia della pandemia, ha uno dei trend di invecchiamento più rapidi d'Europa e che entro un paio di decenni avrà la parità tra persone attive e inattive", sottolinea la Fornero. "Resta il fatto che sarebbe stato molto meglio prendere un impegno formale con l'Unione Europa nel documento che vincola il Paese alle riforme necessarie da qui ai prossimi sei anni. Avrebbe avuto ben altro valore rispetto al dire genericamente che Quota 100 non sarà rinnovata, perché questo è il piano che dice che cosa sarà l'Italia di domani. Ecco, non vorrei che iniziassero le rivendicazioni di tipo elettorale. Qualche concessione è comprensibile nella trattativa politica ma snaturare sarebbe un grave errore". Insomma, Draghi tolga quota 100 e massacri gli italiani sulle pensioni. 

 

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