Immigrazione, Forza Italia contro Enrico Letta: "Se vuole imporre la sua linea, salta il governo Draghi"
Enrico Letta quando affronta il tema dell'immigrazione combina sempre un gran pasticcio. Prima l'ostentazione della felpa di Open Arms indossata il giorno prima del rinvio a giudizio di Matteo Salvini, poi la richiesta dello Ius Soli per i migranti e adesso le critiche all'Europa dopo l'ennesima strage in mare di migranti. "Non è possibile che Europa e Stati membri imparino da tutte le crisi tranne che da quella sull'accoglienza dei migranti. Otto anni dopo Lampedusa è sempre tragedia e impotenza", ha scritto il segretario del Pd su Twitter postando un editoriale uscito su Avvenire.
"Siamo davvero così assuefatti alla morte collettiva da non riuscire a trasformare il senso di impotenza in un impegno concreto per gestire questo fenomeno?", cinguetta ancora il segretario dem. Per Letta le soluzioni al problema "passano tutte dalla fine del vergognoso scaricabarile tra capitali e da una chiara assegnazione di competenze e compiti tra Stati membri e istituzioni comunitarie. Servono corridoi umanitari come via maestra per la gestione dei flussi e all'Italia va il compito di imporre il senso di urgenza ai tavoli europei e nelle varie capitali. Esattamente come si è riusciti a fare con Next Generation Eu. Non c'è più tempo", precisa Letta come riporta il Giornale.
E a chi gli ha fatto notare che queste sue dichiarazioni mettono in difficoltà la tenuta del governo Draghi, ha risposto: "Mi auguro che non serva, perché credo che tutti siano cambiati in questi anni, spero che fare propaganda sui morti in mare sia un'idea che non venga a nessuno. Ci sono questioni che non sono negoziabili. I voti si possono perdere la dignità no e quando si lascia morire in mare delle persone è contro le leggi del mare. Le persone si salvano a prescindere che siano migranti o no", ha spiegato. Chi non ci sta è il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: "Se volesse imporre al governo una linea del genere causerebbe la fine del governo. La tesi di Enrico Letta e del Pd va respinta al mittente. L'Italia ha bisogno di sicurezza e non di invasione. Sta sabotando il governo perché evidentemente è invidioso del fatto che Draghi è riuscito in Europa a raggiungere risultati che il governo formato da grillini e Pd non aveva ottenuto. Un governo immigrazionista sarebbe da archiviare. Letta sarà quindi deluso e sconfitto", ha concluso il senatore azzurro.
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