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Matteo Salvini ed Enrico Letta, tensione alle stelle: "Basta provocare", "Non stia al governo"

Matteo Salvini

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Si accende lo scontro nel governo tra i due leader dei partiti di maggioranza, Matteo Salvini ed Enrico Letta. "La Lega fuori dal governo? Ho tutta l'intenzione di stare dentro, per le nostre idee e le nostre battaglie, anche se qualcuno ci vorrebbe fuori, come il Pd di Letta", tuona il leader leghista ai microfoni di Non stop news'su Rtl 102.5. "Basta che Letta non provochi continuamente, come sta facendo parlando di ius soli, di immigrati, chiedendo che Salvini vada a processo...e basta!".

 

 

Una tensione altissima quella tra Salvini e Letta. "Salvini partecipa a una campagna contro il coprifuoco che l'esecutivo, di cui fa parte, ha deciso. Se la Lega non vuole stare al governo, non stia al governo", attacca il segretario del Pd che si riferisce anche alla raccolta firme delle Lega contro il coprifuoco. "Andiamo avanti con questa maggioranza, ma se si varcano linee rosse saremo durissimi", aggiunge. Ma Salvini replica con un tweet: "Il segretario del Pd Letta non si fida degli italiani e li vuole tenere ancora chiusi in casa. Io mi fido e vorrei che tornassero a vivere, lavorare, sorridere". E ancora: "Per la sinistra due persone che cenano al ristorante o un signore che prende un caffè al bancone sono dei mezzi criminali (e guai se alle 10 di sera non sono a casa!), ma le masse con bandiere rosse e 'Bella ciao'... tutto ok".

 

 

Il leader della Lega insiste, il coprifuoco "non ha più nessun senso medico, scientifico, sociale, morale, educativo. Non c'è più a Madrid, a Londra, a Stoccolma, non ci sarà più dalla settimana prossima neanche in Belgio. Fidiamoci degli italiani". Poi chiarisce la sua posizione all'interno dell'esecutivo: "Siamo al Governo, leali con Mario Draghi però non muti, non zitti, non ipocriti", perché "le battaglie si vincono da dentro. Se siamo dentro questo Governo possiamo modificare le scelte sbagliate di qualche ministro di questo governo. Se fossimo fuori conteremmo come un due di picche. Da dentro si cambiano le cose".

 

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