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Conte e Renzi, clamorosa proposta politica dal cuore di Forza Italia: "Venite con noi", saltano gli equilibri

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Nessuno avrebbe mai immaginato di vedere Lega, Pd, M5s e Forza Italia tutti insieme in un governo di unità nazionale. Eppure, a causa dell'emergenza Covid, è successo. Ma non è finita qui. Perché nulla esclude che in futuro possano crearsi delle alleanze ugualmente bizzarre. Ne ha parlato in una lunga nota Michaela Biancofiore, deputata di Forza Italia molto vicina a Silvio Berlusconi. La politica - come scrive il Tempo - ha innanzitutto respinto l'ipotesi di Enrico Letta: quella di un'intesa tra dem e azzurri. Poi ha avanzato un altro tipo di proposta.

 

 

 

Tornando a qualche giorno fa, il segretario del Pd aveva spiazzato tutti a Piazzapulita su La7, spiegando che per ora non escluderebbe un'alleanza con Berlusconi. Tra l'altro, già nel 2013, Letta - allora presidente del Consiglio -  fu sostenuto non solo dal suo partito, ma anche dal partito berlusconiano dell'epoca, il Popolo della Libertà. Per la Biancofiore, questo sarebbe uno sbaglio da non rifare: "Mi dimisi con orgoglio da sottosegretario del governo Letta, quando l'ex Presidente del Consiglio varò l'aumento dell'Iva al 22%". Quella con l'attuale segretario dem, insomma, non fu un'esperienza di governo positiva per gli azzurri. La Biancofiore, per esempio, ricorda anche che "sotto la presidenza del consiglio Enrico Letta, Silvio Berlusconi fu condannato per evasione fiscale per un reato che non avrebbe mai potuto compiere in quanto trattavasi di reato tributario cosiddetto 'proprio', cioè che avrebbe potuto compiere solo chi aveva il potere di firma di bilanci Mediaset". Condanna che costò a Berlusconi la carica di senatore.

 

 

 

Le parole di Letta, comunque, hanno dato il via  a un dibattito acceso all'interno di Forza Italia. Dopo aver escluso categoricamente il Pd, Michaela Biancofiore ha pensato ad altri possibili alleati per gli azzurri in futuro. La formula da lei pensata sarebbe questa:"un centro trattino destra, che dovrebbe essere polo di attrazione di liberaldemocratici di fatto come Renzi, Calenda e Conte". La stessa posizione del deputato azzurro ed ex ministro Elio Vito, che ha parlato di un partito che dovrebbe navigare "in mare aperto".

 

 

 

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