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Matteo Salvini avvisa Mario Draghi prima del CdM: "Non voto certe cose che non mi convincono", scontro sul coprifuoco

Matteo Salvini

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Il Consiglio dei ministri previsto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 aprile, si preannuncia infuocato. La bozza del nuovo decreto legge sul Covid che regola le riaperture graduali dal 26 aprile e proroga lo stato di emergenza fino al 31 luglio sembra incontrare il favore di tutte le parti in causa, a partire dalle Regioni, ma è il coprifuoco ad alimentare tensioni. Roberto Speranza non ha alcuna intenzione di cedere sull’inutile serrata notturna attualmente in vigore dalle 22 alle 5, nonostante anche il Comitato tecnico scientifico lo abbia abbandonato, facendo sapere di non essere mai stato consultato su questo specifico aspetto, che è sempre stato legato a una decisione politica. 

Intervenuto alla maratona di Confedilizia per la libertà, Matteo Salvini ha annunciato battaglia sul coprifuoco e non solo: “Estensione dell’orario per uscire la sera e riapertura di attività molto penalizzate. Non sono richieste solo della Lega, ma di Regioni italiane di tutti i colori politici. Mi auguro che prima del Cdm di oggi si arrivi a una soluzione di buonsenso”. E poi il segretario del Carroccio ha aggiunto una ‘minaccia’ agli alleati di governo, neanche tanto velata: “Non mi va di votare qualcosa che vada contro l’utilità comune e il buonsenso. Mi fido assolutamente di Mario Draghi, la Lega è al governo per riequilibrare un certo squilibrio su assistenzialismo, statalismo e centralismo, difendendo il lavoro autonomo e le libertà”. 

Di conseguenza Salvini ha ribadito che “non me l’ha scritto il dottore di approvare cose che non mi convincono. Sono leale al governo e mi fido di Draghi, ma dico no a chiusure a oltranza”. Insomma, l’ex ministro chiede “più coraggio” perché gli italiani “se lo meritano” dopo oltre un anno da incubo: “Bisogna tornare alla normalità - ha chiosato - i dati sono in netto miglioramento”. 

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