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Mario Draghi, "impossibile tornare indietro": indiscreto-Mentana, perché il premier si gioca tutto col nuovo dl Covid

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La bozza di decreto che verrà discussa in Consiglio dei ministri conferma che dal 26 aprile avverranno le riaperture graduali. Per una volta le polemiche stanno a zero, almeno all’interno del governo presieduto da Mario Draghi, dato che il testo emerso nelle ultime ore mette d’accordo un po’ tutti. Enrico Mentana in apertura del Tg di La7 ha ricordato che la bozza potrebbe ancora subire della modifiche, ma ha evidenziato come “è passata al vaglio sia delle Regioni che del Cts” e quindi ha incontrato un diffuso consenso. 

“Si cerca la quadratura del cerchio di un sistema di riaperture graduali, ma probabilmente senza possibilità di tornare indietro”, ha sottolineato Mentana in relazione al fatto che il nuovo decreto legge sul Covid sarà valido fino al 31 luglio, data entro cui è stato prolungato ulteriormente lo stato di emergenza. Il premier Draghi si gioca molto, se non tutto su questo decreto che dovrà gradualmente accompagnare gli italiani verso il ritorno a una semi-normalità. Dal 26 aprile saranno ripristinate le zone gialle e gli spostamenti in entrata e in uscita anche dalle zone arancioni e rosse, a patto di essere muniti di “certificazioni verdi”. 

Le quali rappresentano la vera novità di questo decreto e appunto certificano lo stato di avvenuta vaccinazione o guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test con risultato negativo. Inoltre dal 26 aprile saranno aperti i ristoranti all’aperto, anche a cena ma sempre nel rispetto del coprifuoco, che rimarrà in vigore dalle 22 alle 5. Poi dal primo maggio sarà possibile svolgere attività di ristorazione anche al chiuso, dati epidemiologici permettendo. 

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