Roberto Speranza, non solo FdI: tre mozioni di sfiducia contro il ministro, "documenti e dati occultati"
Aumentano le preoccupazioni per Roberto Speranza e per il suo futuro di ministro nel governo Draghi. In Senato sono state depositate ben tre mozioni di sfiducia al ministro della Salute: infatti oltre a quella del senatore Mattia Crucioli di Alternativa C'è (piovuta negli ultimissimi minuti), sono arrivate anche di Fratelli d'Italia con la prima a firma del capogruppo Luca Ciriani e quella del senatore Gianluigi Paragone, leader di Italexit. Il partito di Giorgia Meloni accusa Speranza, "di aver gestito la pandemia in maniera caotica e approssimativa a causa di decisioni confusionarie, ritardi ed errori, e la profonda incompetenza che non è riuscita né a prevenire né ad affrontare la seconda ondata", fanno sapere i meloniani.
Matteo Salvini, invece, si è schierato contro la mozione di sfiducia ai danni di Speranza, ma ha fatto sapere che sarebbe fondamentale formare una commissione d'inchiesta per "far luce sulle responsabilità, comprese quelle di Speranza". Salvini è convinto che su questo punto i numeri parlamentari ci siano. Il meloniano Giovanni Donzelli ha però spiegato che "una cosa non esclude l'altra" e ha invitato gli altri partiti del centrodestra a votare la mozione di Fdi.
Su tutte e tre le mozioni si punta tutto sulle recenti inchieste televisive e sulla "ingerenza del ministero nell'occultamento di report scientifici per interesse politico, ma anche all'assenza di autonomia delle più importanti organizzazioni medico-scientifiche che dovrebbero fornire dati e informazioni a prescindere dal fatto che ciò rafforzi o danneggi il governo in carica". Soprattutto il movimento degli ex delusi grillini punta Il dito contro Speranza per aver "fallito e per aver tentato di occultare i dati che dimostravano tale fallimento".