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Ius Soli, i dubbi di Luciana Lamorgese: "Provvedimento divisivo, serve ampia condivisione". Una critica al Pd?

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"Un provvedimento divisivo che necessita di un'ampia condivisione": questo il pensiero del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sullo Ius Soli. Una dichiarazione che appare come una vera e propria doccia fredda per il Pd, che ha sempre considerato fondamentale questa misura. L'argomento è tornato d'attualità di recente, con l'arrivo del nuovo segretario Enrico Letta. La ministra, intervistata da Leggo, ha aggiunto: "È difficile esprimere un parere su scenari ipotetici. Ricordo che già al termine della scorsa legislatura, la proposta di legge sul cosiddetto Ius soli temperato approvata dalla Camera si bloccò poco prima di arrivare nell'aula del Senato".

 

 

 

Parlando di sbarchi e flussi migratori, invece, la Lamorgese ha spiegato che la questione va affrontata con uno "sforzo corale che dovrebbe sempre essere sottratto alla propaganda". Poi ha annunciato che presto andrà in Libia perché è importante "l'interlocuzione costante con i Paesi di partenza e di transito dei migranti". La ministra, comunque, ha assicurato che il dicastero dell'Interno "è impegnato tutti i giorni per evitare che le comunità locali più esposte ai flussi migratori siano penalizzate da una pressione eccessiva, soprattutto ora che la situazione è resa più complicata dalla diffusione del virus".

 

 

 

Luciana Lamorgese poi ha affrontato anche la questione Recovery Plan: "È evidente a tutti che un tale flusso di denaro costituisca una grande occasione per la criminalità organizzata che in questo momento mira sia ad intercettare i finanziamenti statali ed europei e sia ad aggredire l'economia sana, rilevando le imprese in difficoltà. Per questo, l'azione del ministero dell'Interno e dei prefetti è rivolta ad una attenta azione di prevenzione nei territori". 

 

 

 

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