Open Arms, il giudice che manda a processo Matteo Salvini? "Così ha graziato una fanatica pro-Isis"
Sono in molti a pensare che il rinvio a giudizio di Matteo Salvini per il caso Open Arms sia una grave ingiustizia. Lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi l’hashtag #iostoconSalvini ha spopolato sui social, con migliaia di italiani schierati dalla parte del leader leghista. Di conseguenza in molti hanno criticato la decisione del gup di Palermo, Lorenzo Jannelli. La stessa Giulia Bongiorno, avvocato del segretario del Carroccio ed ex ministra della Giustizia, aveva chiesto al giudice di non permettere alle "sentenze di prendere il posto dei voti".
Per quanto riguarda il giudice Jannelli, emerge adesso un episodio del passato piuttosto inquietante. Stando a quanto scrive il Giornale, nel 2017 il gup venne chiamato a giudicare Khadiga Shabbi, 47enne libica e ricercatrice all’università di Palermo, che sui social faceva propaganda pro Isis e Ansar al Sharia. In quell'occasione Jannelli non si espresse sull'accusa di terrorismo internazionale, ma catalogò i reati come semplice "istigazione a delinquere".
Intanto nessun commento o messaggio di solidarietà nei confronti di Salvini è arrivato da parte di Pd e M5s. Questa situazione, però, finirà probabilmente col danneggiare sia i dem che i grillini. Il processo del 15 settembre, infatti, in pieno clima di elezioni amministrative, potrebbe favorire la Lega, dal momento che - come scrive il Giornale - "giudici e processi politici hanno reso Salvini un martire agli occhi degli italiani. Appare chiaro che la Lega, che è già il primo partito del Paese, potrebbe sbancare con l’aiuto degli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia".