Vittorio Sgarbi durissimo contro Roberto Speranza: "Chiusi in casa? Responsabili perfino di morte, finirete in tribunale"
Vittorio Sgarbi è un fiume in piena contro Roberto Speranza. Prima del suo intervento in aula alla Camera sulle comunicazioni del ministro della Salute, il noto critico d’arte ha pubblicato un tweet al vetriolo: “Speranza: 'C’è fiducia, AstraZeneca è sicuro’. Parola dell’autore, oltre un anno fa, del celeberrimo libro dal titolo ‘Perché guariremo’”. Dopo questa stoccata social, Sgarbi ha posto una serie di domande in Aula al rappresentante di LeU, che con il suo “integralismo sulle chiusure” sta prendendo decisioni che riguardano la maggioranza degli italiani.
“Se una persona vaccinata contro il Covid ha sviluppato gli anticorpi perché deve continuare a portare la mascherina anche all’aperto?”, è stata la prima questione posta da Sgarbi, che poi ha aggiunto: “Se una persona ha fatto il vaccino, come forse lei e come certamente Nicola Zingaretti e Sergio Mattarella, perché ostenta la mascherina anche all’aperto, quando è dimostrato sul piano scientifico che non si può contrarre il virus se non in modo limitatissimo?”. Per il noto critico d’arte, nonché deputato del gruppo Misto, si tratta quindi di una grande “finzione”.
“Perché continuate questa finzione nel perseverare nelle misure che voi avete assunto?”, ha domandato alzando il tono della voce. “Se io sono stato vaccinato - ha proseguito - dovrei dare la sensazione della salute che ho raggiunto, della speranza e non portare la mascherina. Voi, invece, avete costretto la gente in casa per mesi, impedendogli di stare all'aria aperta e quindi ammalandosi. Voi siete i responsabili di gravi situazioni di disagio e perfino di morte. Pensate anche a questo - ha chiosato Sgarbi - un giorno sarete davanti a un tribunale”.