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Matteo Renzi, il retroscena: "Commissione d'inchiesta parlamentare sulla gestione della pandemia", nel mirino Giuseppe Conte

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Matteo Renzi è sul piede di guerra. Ha nel mirino chi ha gestito l'emergenza coronavirus fino all'arrivo di Mario Draghi. Non lo nomina, ma ce l'ha evidentemente con Giuseppe Conte, l'ex premier ora in procinto a guidare il nuovo Movimento Cinque Stelle. "Io da almeno un anno dico che finito l'incubo, cioè la pandemia, bisognerà mettere in piedi una commissione d'inchiesta parlamentare per fare luce su ciò che è stato fatto in questi mesi, a cominciare dagli errori e dalle ombre. E oggi ci sono ancora più motivi di ieri". Un chiaro riferimento all'Avvocato del Popolo che con la decisione di guidare i grillini, diventa un concorrente in più per Renzi ed Italia Viva che continua ad essere deficitaria nei sondaggi.

 

 

Ecco perché la richiesta di una commissione di inchiesta, probabilmente per mettere in difficoltà un avversario politico. Nel frattempo, sul Giornale Augusto Minzolini, elenca le varie stranezze e i punti oscuri della gestione dell'emergenza coronavirus. Come la strana mail del fornitore dei respiratori cinesi di Pechino, che tira in ballo Massimo D'Alema - per mesi consigliere politico ombra di Conte, nel ruolo di garante - "che guarda caso siede nel board di una fondazione (la Silk road cities alliance) collegata alla stessa impresa venditrice (Silk road global information limited)", scrive Minzolini.

 

 

 

 "Carissimi abbiamo appena ricevuto informazioni dall'onorevole D'Alema Massimo che il vostro governo acquisterà tutti i ventilatori", c'è scritto secondo quanto riportato da La Verità. "Che c'entra D'Alema si chiede il renziano Michele Anzaldi con l'acquisto di un'azienda cinese di ventilatori per terapie intensive, addirittura fallati? A che titolo parlava a nome del governo Conte?", precisa il deputato di Italia Viva. Insomma i renziani hanno iniziato a partire con i siluri contro tutto ciò che possa da fastidio a Conte per sbarrargli la sua nuova carriera politica. E se c'è da criticare un vecchio nemico di Renzi, come D'Alema, ancora meglio.

 

 

 

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