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Mario Draghi mette alla porta Roberto Speranza? Il retroscena: "Sta cercando di convincerlo ad accettare un nuovo incarico"

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Roberto Speranza potrebbe avere le ore contate. Dopo lo scandalo del piano pandemico non aggiornato che sta letteralmente travolgendo l'Oms, il ministro della Salute deve fare i conti con il malcontento al governo. Più ancora di lui è Mario Draghi a pagare il caro prezzo. Il premier pensava di poter contenere l'insofferenza della Lega e di Forza Italia nei confronti dell'unico esponente che ha gestito la pandemia con il governo Conte ed è rimasto al suo posto, ma così non è stato.

 

 

Per questo - ipotizza maliziosamente Il Messaggero - il presidente del Consiglio starebbe cercando il modo per convincere Speranza ad accettare un nuovo incarico. Non potendo dimissionare ministri. Il clima infatti è incandescente. La campagna vaccinale è stata l'ennesimo flop e per "Draghi - si legge sul quotidiano romano - è venuto il momento che Speranza si faccia da parte anche se l'esponente di Leu resiste". Chissà però per quanto visto e considerato che alcuni passaggi della gestione dell'emergenza coronavirus sono oggetto di inchieste giudiziarie. Si va dal mancato aggiornamento del piano pandemico con l' indagine in corso su Ranieri Guerra, alle inchieste sulle mascherine e sui ventilatori polmonari.

 

 

Non è un caso che nel giro di poche settimane dall'insediamento del nuovo governo tutta la squadra chiamata a gestire la pandemia nel Conte bis sia stata messa alla porta. Draghi ha allontanato Domenico Arcuri, cambiato il capo della Protezione Civile e ridotto il Comitato tecnico scientifico nella composizione e nel potere mediatico. L'unico rimasto al suo posto, oltre al sottosegretario Pierpaolo Sileri, è appunto Speranza. Il Messaggero sembra dare meno per certo invece il nome del successore, al quale potrebbe spettare non solo la gestione della fase finale delle vaccinazioni-2021, ma anche la preparazione del sistema sanitario alle pandemie future. Con l'auspicio che non ci si ritrovi come già accaduto.

 

 

 

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