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Giorgia Meloni insultata da Sandro Gozi: "Leader post-fascista, caricatura della destra violenta e volgare"

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Altra colata di insulti diretta a Giorgia Meloni. Questa volta gli attacchi non arrivano da qualche rosso professore e nemmeno da qualche utente del web, ma da niente di meno di Sandro Gozi, europarlamentare dal 2020 deputato di En Marche. Il fu sottosegretario agli affari europei nei governi Renzi-Gentiloni racchiude nel suo libro, "Il Bersaglio", una lunga sequela di accuse contro la leader di Fratelli d'Italia. A citarne solo alcune ci ha pensato il Secolo d'Italia che sul suo sito riporta per filo e per segno le parole di Gozi: La prima "campagna nazionalista – scrive – fu lanciata contro di me dalla leader post-fascista di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Meloni è la caricatura dell’estrema destra violenta e volgare. Non va per niente sottovalutata: la sua violenza verbale è in sintonia con i tempi".

 

 

Finita qui? Assolutamente no, perché l'eurodeputato accusa la Meloni di "rispolverare vecchi discorsi di estrema destra con temi attuali; e prendendo gente come Viktor Orbán e Steve Bannon come fonte di ispirazione per la sua politica in Italia. Con Steve Bannon le è andata piuttosto male… Per lei è sufficiente sparare alle barche degli immigrati per semplificare il problema". Peccato che come al solito il piddino passato poi in Italia Viva abbia a dir poco travisato il pensiero di Fratelli d'Italia, intenzionato a fermare le navi che entrano in Italia illegalmente. E così non contento aggiunge: "Ma nel microcosmo politico e mediatico romano ci si adatta a tutto e quindi, ne sono sicuro, vedremo comparire ‘melonisti’ dove meno te lo aspetti, come è stato prima con i Cinque Stelle e poi con Matteo Salvini". 

 

 

Immediata la replica di FdI che attraverso Giovanbattista Fazzolari "sistema" Gozi: "Apprendo dalle agenzie di stampa che Sandro Gozi ha scritto un libro; e che tra le perle di saggezza che vuole regalare ai suoi lettori ci sono i soliti attacchi scomposti a Giorgia Meloni. Siamo fieri del fatto che il presidente di Fratelli d’Italia, il movimento dei patrioti italiani, sia invisa a un bieco personaggio come Gozi”, commenta il senatore di FdI per poi proseguire: "Un individuo che da membro del governo italiano ha saputo difendere talmente bene gli interassi dell’Italia, da essere poi ricompensato per i suoi servigi da uno Stato straniero. In qualsiasi Nazione del mondo quelli come Gozi li chiamano traditori e venduti. Nell’Italia in mano alla sinistra pubblicano libri e rilasciano interviste. Ogni insulto di Sandro Gozi a Giorgia Meloni è per noi una medaglia". Fu proprio Fratelli d'Italia, dopo che Gozi si candidò alle europee con il movimento Reinassance di Macron ed entrò  ufficialmente nel governo francese, a presentare un'interrogazione per sapere quali fossero tutti i dossier che seguì alla presidenza del Consiglio italiano. In sostanza il partito della Meloni voleva sapere se Macron dovesse qualcosa all'eurodeputato. Ecco spiegato il motivo del tanto livore. 

 

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