Roberto Speranza, nelle chat la pressione dei suoi uomini per ritoccare il report Oms: l'inchiesta punta verso il ministro
Roberto Speranza non ha ancora chiarito se il governo italiano concordò una versione di comodo con l'Organizzazione mondiale della Sanità per sminuire le reciproche responsabilità sulla assenza di un piano pandemico aggiornato e la grave inadempienza nelle procedure Oms sul tracciamento dei positivi. Questi due fatti emergono dalle chat che hanno i pm di Bergamo che indagano per epidemia colposa. E la loro indagine sembra puntare proprio sul Ministro della Salute. All'ex responsabile della Prevenzione del ministero della Sanità Ranieri Guerra è già arrivato e un avviso di garanzia per false informazioni ai pm. Per i magistrat il report del gruppo di lavoro Oms con base a Venezia, guidato da Francesco Zambon, "che definiva l'azione anti Covid-19 del governo di Giuseppe Conte caotica e creativa venne fatto sparire in 24 ore grazie alle pressioni dello stesso Guerra ai vertici dell'Organizzazione mondiale della Sanità", scrive il Giornale.
Guerra le ha sempre smentite ai pm, ma nelle chat appare esattamente il contrario: "Sono stato brutale con gli scemi del documento di Venezia. Ho mandato scuse profuse al ministro (Speranza, ndr) e fatto ritirare il documento", scrive nella chat che hanno portato a fargli recapitare l'avviso di garanzia. "Dice di vedere se riusciamo a far cadere il report nel nulla", spiega al suo capo di gabinetto, Goffredo Zaccardi. In questo famigerato report si faceva a pezzi l'Italia e i criteri sul tracciamento con cui l'Oms cercava di stare dietro alla pandemia. Per Guerra con quel report pubblico lui, "vedeva sbriciolarsi un percorso di costruzione di fiducia e confidenza", racconta a Silvio Brusaferro, attuale portavoce del Comitato Tecnico Scientifico.
L'Oms, nonostante le istanze di Zambon, lasciò che il report sparisse, anzi fece pressioni anche sulla Farnesina "chiedendo una sorta di vigilanza sull'operato della Procura. Una cosa non piacevole", ha rivelato a Report il procuratore aggiunto di Bergamo Maria Cristina Rota nella puntata in onda stasera lunedì 12 aprile. E dal programma condotto da Sigfrido Ranucci annunciano "nuove prove che rivelano una realtà alquanto diversa dalla versione ufficiale sin qui raccontata al pubblico". E su Speranza si riversano così le critiche dell'avvocato Consuelo Locati che rappresenta i familiari delle vittime della Bergamasca: "Emerge inconfutabilmente una responsabilità, quantomeno istituzionale, anche del ministro Speranza, consapevole di come quel rapporto mettesse in scacco la narrativa della fatalità artatamente costruita per nascondere le negligenze delle istituzioni. Nonostante Draghi abbia avuto parole di encomio ha rimosso alcuni elementi chiave della squadra costituita per fronteggiare l'emergenza".
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