Gregoretti, Matteo Salvini contro Lamorgese: "Il pm mi ha dato ragione. Non voglio un'estate di sbarchi"
È raggiante, Matteo Salvini. Accanto alla sua legale Giulia Bongiorno, il leader della Lega può di fatto celebrare una vittoria giudiziaria e politica. Il pm del processo Gregoretti, che vede l'ex ministro dell'Interno accusato di sequestro di persona, ha chiesto "il non luogo a procedere". "Sono contento - premette Salvini, fuori dall'aula bunker di Catania -, oggi la pubblica accusa ha detto che non c'è reato, non c'è sequestro, abbiamo rispettato il diritto internazionale, abbiamo salvato vite, abbiamo svegliato l'Europa e restituito dignità e sicurezza all'Italia. Torno tranquillo dai miei figli e spero che il 14 maggio si chiuda qua".
"Se avessi paura farei un altro mestiere - sottolinea poi il leghista -. Da ministro mi assumevo a differenza di altri che non ricordano oneri e onori, se vuoi combattere mafia, camorra, 'ndrangheta, spacciatori e scafisti sai che corri qualche rischio". Il riferimento, esplicito, è a chi come il premier Giuseppe Conte o il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, coinvolti come lui nella gestione del dossier immigrazione durante il governo gialloverde, hanno preferito svicolare o scaricare il barile anziché rivendicare le proprie scelte politiche.
Non a caso, ora può promettere agli italiani che "se mi riattribuiranno responsabilità di governo in maniera diretta, con competenza in materia di sicurezza e immigrazione, rifarò le stesse cose e costringerò l'Europa a ricordarsi che esiste". In agguato, però, c'è un altro trappolone in tribunale. Il 17 aprile sarà la volta del processo sulla Open Arms, a Palermo. "Ci sono state decine di situazioni in cui per dignità dell'Italia abbiamo sempre fatto la stessa cosa. A Palermo parliamo di una nave spagnola che ha raccolto immigrati italiani in giro per il mondo tranne Sche nelle acque italiane", fa spallucce l'ex ministro. "L'ho detto al presidente Draghi. Mi rifiuto di pensare a un'estate di sbarchi con milioni di italiani in difficoltà economica, sociale e sanitaria e migliaia di clandestini che continuano a sbarcare". Ora la palla passa al Viminale e alla ministra Luciana Lamorgese. E la Lega che farà? "Noi possiamo stimolare il ministero dell'Interno a fare quello che il Ministero deve fare per legge. Ad esempio fare quello che facevo io".