Franco Bechis, il premier contro i furbetti del vaccino: "Ma tocca al governo imporre le regole"
Mario Draghi, dopo il caos del giorno prima sul vaccino AstraZeneca, ha detto la sua. Ha voluto parlare indirettamente agli italiani attraverso una conferenza stampa che è stata trasmessa in diretta tv su molti canali. Tranquillizzare e trasmettere un messaggio di fiducia. Ma - secondo Franco Bechis - sulle dosi AstraZeneca "il premier ha aggirato l'ostacolo lasciando rispondere chi gli sedeva a fianco- il professore Franco Locatelli, coordinatore del Cts- che non ha fugato né dubbi né paure che ormai serpeggiano in gran parte della popolazione italiana". Ha ricordato la necessità che l'Italia ha di vaccinare ora solo gli ultra ottantenni poi gli ultra settatantacinquenni e da li poi scendere, dopo metà aprile. Il Covid infatti ha una alta letalità in quelle fasce di età.
Draghi vuole mettere al sicuro chi rischia dimorire per il virus. "Ma si è deciso di mettere in sicurezza prima tutte le professioni sanitarie indipendentemente dalla età, poi le forze armate indipendentemente dalla età, e il personale della scuola che in gran parte è giovane. Questo accaduto in tutta Italia", scrive Bechis sul Tempo. Ed ecco che poi si sono infilate altre categorie "professionali" "che si ritenevano più necessarie di altri italiani come magistrati, avvocati, cancellieri e anche qualche politico, giornalista, o semplice amico degli amici". Ha ragione Draghi, ma non è solo un problema di coscienza. "È un problema politico che deve sentire prima di tutti il governo. È responsabilità del governo che c'era prima se tutto questo accaduto, ma lo è anche del governo in carica adesso", precisa Bechis.
Nel suo sfogo anche una gaffe: "Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani, i ragazzi, gli psicologi di 35 anni, queste platee di operatori sanitari che si allargano...", prendendosela con quel anonimo psicologo di 35 anni perché proprio Draghi ha messo la sua firma il primo aprile su un decreto legge che all'articolo 4 stabilisce l'obbligo vaccinale per tutti loro.