Copasir, Giorgia Meloni e l'idea dell'Aventino. Retroscena: FdI contro Lega, situazione fuori controllo?
Sul Copasir la situazione precipita sia in Parlamento sia nel centrodestra. Fratelli d'Italia chiede per sé la presidenza della comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, che di prassi spetta all'opposizione. La scelta dunque dovrebbe cadere su un esponente del partito di Giorgia Meloni, unico tagliato fuori dal governo, ma la maggioranza nicchia e Ignazio La Russa parla di "capigruppo dei Ponzio Pilato", visto che mercoledì pomeriggio non è riuscita a sbloccare l'impasse in Senato.
La prima riunione del Copasir, convocata dopo quasi 3 mesi, fissata per oggi alle 14, come riporta il Corriere della Sera "con ogni probabilità vedrà l'assenza di Fratelli d'Italia", "anche se ieri, a tarda sera, il partito ne stava ancora discutendo". Si prospetta, dunque, un Aventino in piena regola. Sotto accusa il presidente leghista della commissione sui Servizi Raffaele Volpi: Fratelli d'Italia si aspettava il bel gesto istituzionale delle dimissioni, con posto lasciato proprio a un meloniano. "I presidenti delle Camere ci danno ragione - incalza La Russa -, ma dicono che loro non hanno un potere autoritativo. Io credo che non abbiano esercitato il potere di indirizzo e dunque hanno rinviato la questione ai capigruppo". Anche la capigruppo, però, "rimbalza" la questione per bocca di un altro leghista, Roberto Calderoli. "Dato che nessuno ha preso la parola, evidentemente in imbarazzo, noi abbiamo lasciato la riunione dei Ponzio Pilato", chiosa l'ex colonnello di An.
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I riflessi di questo scontro si sono avuti anche alla Camera, dove la Lega, con Igor Iezzi, contesta a FdI ostruzionismo su temi come riapertura delle scuole e stoccaggio delle scorie radioattive: "Siamo stati costretti da qualcuno a parlare di poltrone". "Se i presidenti di Camera e Senato hanno valutato che l'organismo sia legittimo e funzionante così - la chiude Riccardo Molinari -, non c'è altro da aggiungere". "Non esiste in alcun altro Paese occidentale una situazione del genere - bombarda Daniela Santanchè, di FdI -. Del resto, la conversione al cashback di Lega e Forza Italia avrebbe dovuto dircela lunga". Una tensione, quella tra Lega e FdI, che avrà ripercussioni anche in Regione Lombardia: i meloniani non parteciperanno alle riunioni di giunta.