Alessandra Moretti, lo sconcertante elogio all'Europa: "Senza la Ue niente vaccino in otto mesi". Ma è seria?
Il flop dell'Europa sui vaccini è sotto gli occhi di tutti, tranne sotto quelli di Alessandra Moretti. L'europarlamentare del Pd, in collegamento con Coffee Break su La7, si lascia andare a un elogio all'Ue e, in particolare, alla sua capacità di reperire i vaccini contro il coronavirus. "L'Europa ha dei limiti strutturali che nessuno nega - esordisce nello studio di Andrea Pancani, ma senza di lei non avremmo trovato il vaccino in otto mesi, ci avremmo messo anni". Un'affermazione che stride con i fatti. Basta pensare al Regno Unito di Boris Johnson che, fuori dall'Ue, ha dato una vera e propria lezione alla gestione della pandemia. "Noi abbiamo un problema logistico e infrastrutturale - punta poi il dito la Moretti focalizzando l'attenzione sul conflitto Stato-Regioni -. La competenza sulla sanità è distribuita e ci sono troppi decisori che hanno creato confusione".
Per l'europarlamentare dem l'Ue ha lo stesso problema, ossia "non ha competenze sulla sanità": "Dobbiamo decidere che Europa vogliamo. Oggi esiste l'Europa dei sovranismi ma il vero problema è dentro gli Stati con l'inefficienza nella Sanità territoriale". Insomma "la colpa è della macchina sanitaria" di ciascun membro. Solo dopo aver "aggiustato" questi aspetti - a detta della Moretti- potremo pensare alle riaperture.
Non è del tutto d'accordo Il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida che sempre a Coffee Break commenta: "In Europa bisogna starci ma difendendo gli italiani. Il risultato è noto: il 12 la Gran Bretagna riapre avendo ottenuto risultati, mentre in Europa no. Hanno sbagliato tutto, l'Italia avrebbe dovuto fare approvvigionamenti come la Germania". E non è un caso se Mario Draghi, in comune accordo con Ursula von der Leyen, ha raggiunto telefonicamente i big pharma e, ricordato a molti di questi, gli obblighi e le promesse contrattuali.