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Mario Draghi, indiscreto di Chi: "Quella roba è vietata". Diktat al governo: ecco come devono vestirsi

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Un decisionista. Uno con cui non si scherza. Uno che parla poco. E quel che dice è legge, o quasi. Si parla di Mario Draghi, presidente del Consiglio da poco più di un mese, figura molto riservata ma dal pugno di ferro. L'uomo che, per ora, sta riuscendo a tenere insieme il governo più strano ed eterogeneo nella storia della Repubblica. Uno che non si sbottona: da che è a Palazzo Chigi, ancora nessuna intervista. Dunque, una figura che per forza di cose è molto chiacchierata: sussurri, indiscrezioni e rumors si inseguono senza soluzione di continuità.

 

E una curiosa indiscrezione sul premier, che la dice lunghissima sul suo metodo e sul suo approccio, arriva dalle "Chicche di gossip" di Chi, il settimanale diretto da Alfonso Signorini, che svela come Draghi dia indicazioni ai suoi anche per quel che riguarda il look, l'estetica. Un po' come ha sempre fatto Silvio Berlusconi, in politica e con i giocatori del Milan, anche se le due personalità sono distanti anni luce.

 

Su Chi, infatti, si legge quanto segue: "Ecco il decalogo dello stile Draghi, valido soprattutto per chi fa parte dell’esecutivo. Per gli uomini: abito grigio o blu, cravatta vivace senza esagerare, orologio di famiglia. Per le donne: abito o gonna longuette strette in vita a tinta unita, tailleur pantalone anche colorato, décolleté nero. E pochi gioielli". Poche regole ma molto precise, in nome di quella sobrietà di cui Draghi è un esempio lampante: anche "troppo" sobrio, sostiene qualcuno. Già, perché le critiche, ora, iniziano a trapelare: in primis, politici e commentatori gli rimproverano il fatto di non "parlare agli italiani". Anche nella serata di ieri, mercoledì 31 marzo, dopo l'approvazione del nuovo decreto coronavirus, nessuna conferenza stampa. Né di Draghi né di uno dei suoi ministri.

 

 

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