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Matteo Renzi, indiscrezioni: "Ecco chi si mangia Italia Viva". Addio al suo partito, ecco il nuovo leader

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Matteo Renzi spettatore del Gran premio di Formula 1 nel Bahrein è finito ancora una volta nella bufera. Il presidente della commissione Finanze alla Camera, Luigi Marattin, multato per aver violato le norme anti-Covid, lo stesso Marattini ha chiesto scusa via social, ammettendo l'errore, mentre Renzi ha spiegato che il suo era un viaggio a titolo personale, "senza gravare sui contribuenti". Due episodi diversi, ma che hanno creato un danno di immagine ad un partito che comunque non se la stà passando proprio bene.

 

 

 

 

 

Anche perché i sondaggi indicano il partito sempre più in affanno, fermo poco sopra il 2%, addirittura superato dai Verdi. “Non schiodiamo dal 2%, questo è un fatto”, racconta un parlamentare di Iv. “Il problema è che non abbiamo classe dirigente, non c’è una struttura con cui interfacciarci per fare politica. Con chi dobbiamo parlare per affrontare le questione reali? Insomma, messa così dove possiamo andare?”, è lo sfogo consegnato a IlGiornale.it. Ed ecco che all'orizzonte sta montando un  fuggi-fuggi generale che preoccupa non poco che è ancora rimasto nel partito.

 

 

 

 

La scorsa settimana è tornato nel Pd, il senatore Eugenio Comincini, molti altri si interrogano e ci pensan: “Finché va via qualcuno alla spicciolata, possiamo anche far finta di niente. Il problema sarebbe se si staccasse un blocco…”, racconta un altro renziano. “La questione dirimente è stare nel campo del centrosinistra. Allearsi con la destra non può essere un’opzione”, ha spiegato il deputato Camillo D’Alessandro. Un pensiero che è la maggioranza in Italia Viva in caso di "spostamento a destra, lo smottamento appare inevitabile", ricorda sempre il Giornale.it. Inoltre ci sono anche altri pericoli. “Chi inizia a minacciare Italia viva è Carlo Calenda, che copre lo stesso spazio politico di Renzi, ma trasmette le sensazione di un partito con un potenziale di crescita”, spiega invece un esponente del Pd.

 

 

 

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