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Laura Boldrini? Non solo, quando Nile Iotti si faceva comprare "intimo e calze" dall'assistente: un "vizietto" di sinistra?

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La tendenza a trattare i propri collaboratori parlamentari come assistenti personali e colf non riguarda solo la deputata dem Laura Boldrini. A quanto pare il fenomeno è molto più antico. Il fatto che la Boldrini chiedesse a una sua collaboratrice di prenotarle il parrucchiere non è solo un problema di oggi. Stando ai racconti degli ex funzionari di Montecitorio, quelli che hanno lavorato per decenni nelle stanze del potere legislativo, i cosiddetti “servizi personalizzati” non sono una novità.

 

 

 

Uno degli ex funzionari, come riporta il Tempo, parla per esempio delle “calze comprate per conto di Nilde Iotti, quando era presidente”. “Con il suo ruolo mica poteva uscire dal palazzo per andare a comprare, per esempio, un indumento intimo, ci andava un'assistente con un foglietto dove era indicata la taglia che indossava, con il colore richiesto e il modello preferito”, ha raccontato il testimone sentito dal Tempo

 

 

 

Il funzionario in questione ha poi ricordato che la Iotti, prima donna a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, fu eletta presidente della Camera nel 1979: “Erano anni difficili anche a causa del terrorismo. Con la vita privata drasticamente segnata dalle esigenze di sicurezza, c’era sempre qualcuno che pensava alle esigenze private”. La Boldrini, insomma, non è né la prima né l'ultima a pensare alle proprie necessità in periodi di gravi crisi come quello che stiamo affrontando. 

 

 

 

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