Franco Bechis, la stoccata a Lega e Forza Italia: "Ma che cosa state a fare nel governo?"
Il premier Mario Draghi ha fatto sapere che agli italiani bisogna offrire "speranza e gusto nel futuro". Ma fino ad ora o, almeno, ancora non è così, secondo il direttore del Tempo, Franco Bechis. Il giornalista è sconsolato ed ironico nel raccontare cosa è stato offerto agli italiani: "Fin qui la sola offerta che c'è stata Speranza - Roberto - nel presente. E cioé un ministro -saracinesca, che ha fatto del lockdown una religione a cui forse è stato convertito dal braccio destro Walter Ricciardi, la più grande Cassandra che abbiamo visto all'opera nell'ultimo anno". Il giornalista cita poi i tanti decreti, dpcm e altre iniziative del Conte Bis e spiega che adesso con Draghi bisogna "stabilire nel prossimo decreto le riaperture delle attività produttive e commerciali sul territorio a seconda della situazione dell'epidemia, reintroducendo subito le zone gialle che non si capisce bene perché siano scomparse dall'orizzonte", spiega.
Bechis, nel suo articolo sul Tempo, poi entra più nel dettaglio nelle dinamiche degli alleati o ex alleati in rapporto proprio al governo Draghi che è nato con il centrodestra diviso: con Forza Italia e Lega dentro e Fratelli d'Italia all'opposizione. "Oggi c'è un nuovo governo e una nuova maggioranza. Fin qui però nulla di diverso da quel che è stato, salvo la persona di Draghi e il suo modo di comunicare più sobrio. Ma metà del governo è composto con gli stessi che prima avevano messo l'Italia in ginocchio, ma l'altra metà? Lega e Forza Italia che stanno lì a fare? Giorgia Meloni continua a dire le stesse cose di prima con coerenza, ed è la sola a rappresentare quelle categorie. Ma sta all'opposizione", precisa Bechis.
Ma Bechis lancia un monito specifico al centrodestra che appoggia Draghi: "Anche Matteo Salvini insiste sulla necessità di stabilire ora il ritorno alla vita produttiva, ma i ministri della Lega in consiglio dei ministri, che fanno? E quelli di Forza Italia? Tutti ipnotizzati e terrorizzati da Speranza? Sarebbe triste davvero". Infine la chiusa è sullo strumento del lockdown: "H È stato uno strumento di punizione selettiva, non una misura di protezione dei cittadini di un Paese. E stata la più grande ingiustizia che abbiamo subito nella storia dell'Italia democratica", conclude il giornalista.
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