Matteo Salvini contro Pasquale Tridico: "L'Inps vuole dare il reddito di cittadinanza agli immigrati, prima gli italiani poi gli altri"
"Reddito di cittadinanza agli immigrati". Pasquale Tridico, presidente Inps in quota Movimento 5 Stelle, forse si è dimenticato che al governo oggi non ci sono più solo i grillini, il Pd e LeU e azzarda una ipotesi destinata a fare discutere animatamente la maggioranza che sostiene Mario Draghi. Non a caso, tra i primi a commentare negativamente l'intervista di Tridico a La Stampa è proprio Matteo Salvini. "Il presidente dell’Inps vuole cancellare il requisito di residenza da 10 anni? Prima bisogna aiutare i (tanti) italiani in difficoltà, poi (se avanza) si penserà ad altri. Punto", è il lapidario e categorico commento del leader della Lega, entrato nel governo Draghi anche per bilanciare la deriva a sinistra del Conte 2.
Salvini ha governato con il Movimento per un anno e mezzo, gettando le basi per due significative riforme: Quota 100, la riforma delle pensioni che ha cancellato la legge Fornero, e per questo cavallo di battaglia proprio di Salvini. E il reddito grillino, "trangugiato" dalla Lega nonostante le proteste del ceto produttivo del Nord, in nome degli equilibri del governo gialloverde del Conte 1. Una volta finito quel governo, il reddito sembrava destinato a venire smantellato. Ma non sarà così, anche a causa dell'emergenza economica legata al coronavirus. Il neo-ministro del Lavoro Andrea Orlando, del Pd, si è inserito in sia ai suoi predecessori grillini, Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli (di fatto, i "padrini politici" del reddito) annunciando una task force per "correggere", ma non certo eliminare il sussidio ai disoccupati. Per quanto riguarda Quota 100, invece, il suo superamento sarà automatico dopo 2 anni di "prova". Forse anche per questo, ora, Salvini non accetta alcun colpo di mano sul reddito grillino, frutto amaro di una stagione tanto breve quanto illusoria.