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Sergio Mattarella, il retroscena: AstraZeneca, allarme rosso al Quirinale. "Incontro riservatissimo con Draghi", la grande paura

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La situazione su AstraZeneca è sempre di massima tensione. E di massima attenzione, soprattutto al Quirinale. Secondo Marco Antonellis, affilato retroscenista di ItaliaOggi, la scorsa settimana nel pieno della bagarre sulla sospensione della somministrazione del vaccino ango-svedese per i famigerati casi sospetti di trombosi cerebrali, Sergio Mattarella era in apprensione e in strettissimo contatto con Mario Draghi.

 

 



"Pochi lo sanno - si legge - ma anche al Quirinale nei giorni scorsi appreso il via libera da parte dell'Ema al vaccino di AstraZeneca avevano tirato un bel sospiro di sollievo". Uno stop prolungato al vaccino AstraZeneca, infatti, avrebbe rallentato notevolmente, se non compromesso, la campagna vaccinale italiana, il vero "obiettivo primario" del governo e il motivo fondamentale, insieme all'approvazione di un vero e serio Recovery Plan, il Colle aveva avallato la sostituzione di Giuseppe Conte con lo stesso Draghi. E allo stesso modo non è stato un caso che l'ex governatore della Bce, appena sedutosi sulla poltrona di Palazzo Chigi, abbia accelerato i tempi per cambiare i vertici della "macchina-emergenza" messa in piedi un anno fa da Conte. E sono iniziate a rotolare teste, buona ultima quella del commissario straordinario Domenico Arcuri, artefice del disastro combinato mascherine-vaccini.

 

 

 



"Anche se dal Colle non ne hanno fatta parola con nessuno - sussurra Antonellis -, nei giorni scorsi, proprio nelle ore complicate e decisive dello stop europeo, c'era stato un riservatissimo scambio di vedute con Draghi per confrontarsi sulla situazione e sui risvolti che lo «stop» avrebbe potuto avere per un paese come l'Italia". E al di là delle dichiarazioni di facciata rassicuranti, insomma, l'allarme rosso era già scattato nelle segrete stanze. 

 

 

 

 

 

 

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