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Giorgia Meloni, stoccata alle donne del Pd: "La parità è competere ad armi pari, non farsi imporre da un uomo"

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La svolta femminista del Partito democratico, imposta dal neosegretario Enrico Letta, fa ancora discutere. Ad intervenire è Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Lo fa con un post su Facebook: "Sento molto parlare della svolta femminista di Letta perché avrebbe proposto due donne come capogruppo. Io, certo femminismo della sinistra proprio non lo capisco. Ma cos'è la parità se non competere ad armi pari per poter eventualmente dimostrare di essere più capaci e meritevoli dei colleghi maschi?", si domanda la Meloni.

 

 

"Davvero qualcuno pensa che sia parità farsi imporre da un uomo perché donne, e non imporsi sui maschi perché più capaci? Care colleghe del Pd, fate come noi a destra. Misuratevi in campo aperto e dimostrate le vostre capacità. Chiedete che i gruppi votino il nuovo capogruppo e candidatevi, accettando di arrivare solo se i vostri colleghi, liberamente e non per imposizione del segretario del partito, vi votano", spiega la leader di Fratelli d'Italia a proposito della possibile scelta di Letta di fare due capigruppo, alla Camera e al Senato, donne. In giornata, per inciso, anche le dimissioni di Andrea Marcucci da capogruppo al Senato, il quale ha indicato Simona Malpezzi come candidata alla successione su cui far convergere i voti.

 

 

 

"Certo che essere messe lì da un uomo perché dice che il genere femminile non è abbastanza rappresentato è sconfortante. Le donne devono emergere perché capaci e meritevoli di avere quel ruolo, non vogliono la carità di nessuno", è uno dei primo commenti al post. "A parte il fatto che la mossa di Letta mi sembra la solita mossa populista da Pd data la polemica di poco tempo fa che evidenziava la bassissima componente femminile del partito di sinistra... Proprio quel partito da sempre "incline" alle uguaglianze? Fanno solo ridere", commenta un altro.  Insomma il sasso scagliato dalla Meloni sembra aver colto il segno e aver anche alimentato un dibattito spesso troppo schematico e legato a stantii riti politici della seconda Repubblica. A mettere tutto sotto un occhio diverso è anche il caso Boldrini che ha evidenziato anche l'ipocrisia su certi argomenti della sinistra.

 

 

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