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Enrico Letta, lo sfogo della piddina Di Giorgi: "Qui c'è la pandemia e noi pensiamo a queste ca***? Uno stralunato"

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Nel giorno in cui Enrico Letta ha incontrato Giuseppe Conte per iniziare a tratteggiare l’alleanza Pd-M5s, Augusto Minzolini ha dato voce a tutti quei dem che iniziano a mal sopportare il fatto che il loro partito appaia sempre più lontano dai problemi reali. Da questo punto di vista nulla è cambiato con il cambio della guardia tra Nicola Zingaretti e Enrico Letta, anzi quest’ultimo è apparso ancora più stralunato dal punto di vista dei temi trattati. 

 

 

Il nuovo segretario del Pd, infatti, ha finora spinto su ius soli, voto ai 16 enni, Mattarellum, polemiche sulle cartelle esattoriali: tutti argomenti che non interessano a nessuno in questo momento storico, neanche ai suoi stessi compagni di partito. Senza dimenticare la questione di genere, messa in mezzo come scusa per provare a sostituire i due capigruppo, Graziano Delrio e soprattutto il renziano Andrea Marcucci, sul quale Letta vorrebbe far cadere la sua “vendetta”.

 

 

“Qui c’è l’epidemia - è lo sfogo che Rosaria Maria Di Giorgi ha affidato a Minzolini - e noi parliamo di queste caz***te (riferendosi alla discussione sul sesso dei capigruppo, ndr). Ora abbiamo il problema della donne. Ma su! E poi ci lamentiamo se ci prendono per il sedere”. In più Letta deve fare i conti con un pezzo di partito che mostra nostalgia e che non nasconde di essere “orfano” di Giuseppe Conte. “Avete voluto il governo dei migliori? E ora tenetevelo!”, sbotta l’ex ministro Francesco Boccia. “Insomma - ha chiosato Minzolini - la questione è ancora irrisolta”. 

 

 

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