Giorgio Trizzino lascia il M5s per il Misto: "continiano di ferro" e vicino a Mattarella, un segnale drammatico per i grillini
Altro giro, altro addio al Movimento 5 Stelle. Proprio nel giorno in cui Giuseppe Conte ha incontrato Enrico Letta, i grillini hanno dovuto registrare un nuovo strappo alla Camera, dove il deputato Giorgio Trizzino ha comunicato al presidente Roberto Fico le sue dimissioni dal gruppo parlamentare dei 5 Stelle e il contestuale passaggio al gruppo Misto. “È stata la scelta più difficile della mia vita”, ha dichiarato il diretto interessato all’Adnkronos. “Era già da tempo che riflettevo su questa decisione, che prendo nell’interesse reciproco: mio e del Movimento”, ha aggiunto.
Neanche l’imminente arrivo di Conte in qualità di leader grillino lo ha fatto desistere dal passare al gruppo Misto: Trizzino è infatti sempre stato descritto come un “contiano di ferro”, tanto che Beppe Grillo ha rilanciato un suo intervento quando c’era da affermare la linea “governista” all’interno del Movimento. Tra l’altro il deputato che ha lasciato i 5 Stelle è da sempre vicino al presidente Sergio Mattarella: non solo è siciliano come il capo dello Stato, ma ha anche iniziato la sua attività politica nella Democrazia Cristiana, in particolare all’interno del gruppo guidato da Piersanti Mattarella, fratello del presidente che è stato ucciso dalla mafia nel 1980.
A inizio marzo Trizzino aveva di fatto preannunciato l’addio al Movimento, descritto “acefalo, rinunciatario, privo di identità e punitivo nei confronti dei dissidenti che chiedono coerenza e fedeltà ai valori fondanti”. In quell’occasione, tramite un lungo post pubblicato su Facebook, aveva chiesto ai suoi elettori “è ancora possibile e utile restare nel Movimento a queste condizioni?”. Evidentemente la risposta è stata negativa.